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Atari VCS: Fine della produzione del modello rétro?

23 Dicembre 2022
- Di
Viola
Categorie:
Console Atari VCS con controller
Tempo di lettura: 2 minuti

ATARI VCS - Dopo un solo anno dall'immissione sul mercato del modello vintage Atari VCS, l’azienda ha comunicato di aver interrotto i rapporti con i partner produttori. Significa che non potremo più acquistare questo modello? 

La storia di Atari VCS

Atari è una società statunitense produttrice di videogiochi e di hardware per uso videoludico fondata nel 1972 da Nolan Bushnell e Ted Dabney. La società ha avuto un ruolo rilevante nello sviluppo dei videogiochi arcade e dei personal computer. Inoltre ha assunto una posizione di predominio nel mercato mondiale sino all'inizio degli anni Ottanta. 

Il marchio è stato più volte rilevato da società concorrenti: Infogrames lo acquisì in seguito all'acquisto di Hasbro Interactive. Che a sua volta lo aveva comprato da JTS Corporation, che si era fusa con l'originale Atari nel 1996. È divenuta quindi proprietà di Atari SA, precedentemente nota come Infogrames SA.

Tra i primi prodotti messi in commercio a partire dall’11 settembre 1977 da Atari c’era la console Atari 2600, pubblicizzata nei primi anni di commercializzazione come Atari VCS, sigla di Video Computer System. La sua produzione si è fermata nel 1992.

È stata tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di distribuzione dei giochi ed è anche ricordata come la prima console di successo. Ne sono stati infatti venduti circa 30 milioni di esemplari, una delle console più longeve di tutti i tempi. Furono realizzati per la console più di 550 giochi e vennero vendute più di 120 milioni di cartucce, con prezzi che oscillavano fra i 12 e i 35 dollari. 

Visto il successo della console Atari 2600 nel 2021 l’azienda ha deciso di lanciare il modello Atari VCS con l’aspetto estetico nato per rendere omaggio proprio al primo modello dell'azienda. Permette l'utilizzo di tutti i titoli classici della console originaria, videogiochi moderni e funzionalità di intrattenimento in streaming. Il tutto tramite un sistema operativo basato su Linux, che consente agli utenti di scaricare e installare videogiochi compatibili. Il sistema condivide il nome con il Video Computer System (VCS) del 1977 di Atari, Inc.

Atari VCS giunta al capolinea? 

Negli ultimi giorni però si è diffusa la notizia che dopo solo un anno dalla sua messa in commercio, la produzione di Atari VCS potrebbe essere interrotta. L’azienda che le ha dato nuova vita ha infatti reso noto di aver interrotto i rapporti con i partner fornitori e produttori. 

I motivi dietro a tale scelta si possono ritrovare nei dati relativi alle vendite. Nell’ultimo report fiscale pubblicato si leggono guadagni pari a 4.3 milioni di euro. Si tratta quindi del 27% in meno di entrare rispetto al 2020. Crollate anche le entrate hardware, passate da 2.3 milioni dell’anno precedente a 0.2 del 2021, facendo registrare perdite del 92%. 

La sospensione della produzione potrebbe però non essere definitiva. In un comunicato infatti Atari fa sapere che alla "sospensione dei rapporti diretti di produzione hardware" seguirà una "nuova strategia commerciale che continuerà nell'anno solare 2023. Nel frattempo "Atari sta valutando lo sviluppo di nuovo hardware complementare dell'Atari VCS con partner tramite contratti di licenza". 

Parola agli esperti

Abbiamo chiesto a Lorenzo Peluso Mid Game Developer and Programmer Unity di commentare la notizia.

“Atari ha sicuramente dato un grande slancio al settore di videogiochi e console in passato. Trovo sia stata una mossa coraggiosa cercare di far vivere alle nuove generazioni ció che ha segnato un'epoca. È un dispiacere che a causa della pandemia e difficoltà progettuali questa idea sia stata resa vana. Tuttavia sono sicuro che una nicchia di persone continuerà ad amare Atari e a supportare i suoi progetti, sia vecchi che nuovi”.

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