Le nuove tecnologie aspirano ad essere energie pulite

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BLOCKCHAIN ECO SOSTENIBILE ENER2CROWD – La blockchain e criptovalute stanno ricevendo numerose critiche legate al loro imponente impatto energetico. Sono obiezioni giuste e con fondi di verità, ma non costituiscono un problema irrisolvibile. Le soluzioni per rendere la blockchain più eco-sostenibile ci sono e alcune portano anche il marchio italiano. 

Le nuove tecnologie aspirano ad essere energie pulite energie che salvaguardano l'ambiente

“La tecnologia blockchain viene percepita a livello internazionale in qualità di potenziale, di mezzo abilitante, per raggiungere certi risultati - afferma Gabriele Cavargna, ingegnere esperto in finanza decentralizzata -. Basti pensare che quando la conferenza sul ‘Climate Change’ delle Nazioni Unite nel novembre 2021 ha sottolineato l’esigenza di raggiungere la famigerata net zero mission come target entro il 2050, in molti hanno iniziato a pensare alla blockchain come elemento abilitante per poter raggiungere questi target”. 

La blockchain infatti può aiutare in tema di ecosostenibilità sia diventando essa stessa più sostenibile sia partecipando a progetti che percorrono quella strada. Uno tra questi nasce con Ener2Crowd, la più grande comunità di investitori etici in Italia. Con oltre 5.500 membri, si prefigge l’obiettivo di diventare il più grande fondo di investimento sostenibile. Questo per dimostrare che ridurre le emissioni di CO2 e costruire un futuro migliore è una grande opportunità per il progresso collettivo.  

Nel corso dell’evento ‘Crisi Energetica: soluzioni a confronto’, organizzato da Advepa ed EXCO, Giorgio Mottironi, Chief Strategy Officer di Ener2Crowd, ha parlato di come è possibile realizzare investimenti sostenibili e come oggi le aziende possono con questa possibilità anche correre a ripari grazie al lavoro della sua azienda. 

La realtà di Ener2Crowd

Eten2Crown, oggi è una piattaforma di finanza alternativa green, in realtà era nata sulla base di un'idea del nostro seo Nicolò. L’idea era quella di creare una criptovaluta il cui valore fosse correlato alla produzione di energia da fonti rinnovabili o il risparmio energetico che venisse conseguito tramite progetti di efficienza energetica. Molto simile, quindi, a quello che poi aziende, che sono eventualmente diventate già molto più grandi di noi, hanno iniziato a realizzare. Ma è un percorso che comunque non abbiamo abbandonato. 

È vero che oggi siamo una piattaforma di investimenti sostenibili accessibile ed inclusiva che permette ad azienda di andarsi a finanziare sul mercato del risparmio privato, delle persone e che dà la possibilità alle persone di fare investimenti che sono orientati alla costruzione di un futuro sostenibile; ma la nostra idea rimane quella di sviluppare una blockchain, un percorso di tokenizzazione, di creazione di titoli al portatore legati alla creazione di un valore ambientale ed ecosistemico condivisibile tra le persone e le aziende:  Da qui ad un massimo di 12 mesi permetteremo lo scambio del primo titolo certificato, quindi tokenizzato su base blockchain, senza emissione di CO2 prodotte da impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili.  

Che cosa significa questo questo?

Significa dare una marcia estremamente più agile al processo di transizione energetica. Soprattutto per ciò che riguarda le comunità energetiche.  

Da sempre siamo stati presi dal pallino di cercare di portare più trasparenza e soprattutto sicurezza del dato legato alla qualità degli investimenti. Investimenti che venissero proposti alle persone proprio nell'ambito ESG, ovvero nell'ambito di quella Finanza che vuole creare degli impatti positivi a livello mondiale. Noi volevamo farlo sostenendo quelle aziende che fanno delle scelte di governance che mirano a una redistribuzione della ricchezza all'interno della propria organizzazione. Non è così facile. Noi, invece, abbiamo deciso dall'inizio che era la strada giusta da percorrere. 

Per farlo è necessario assegnare ad ogni euro che viene investito, attraverso la nostra piattaforma, un indice di intensità sostenibile di investimento, che praticamente è in grado di dire a chi sceglie l'investimento quante emissioni di CO2 sta contribuendo ad abbattere all'anno. Si tratta di un processo che noi oggi facciamo manualmente. Però, grazie alla nostra piattaforma di finanza tecnologica, l'assegnazione del dato viene assegnato al portafoglio di investimento di risparmio sostenibile, viene reso più agile. 

Vogliamo però fare un passo in avanti e lo stiamo facendo già da qualche mese. Infatti un nostro concept tecnologico permette di fare questa cosa attraverso una blockchain. La quale, tramite un sistema di misurazione hardware che è stato collegato ad un impianto di produzione di energia da fonte solare, permette di contabilizzare l’energia prodotta dall'impianto. Di conseguenza viene contabilizzato anche il risparmio di emissioni di CO2. Quindi si arriva a creare dei certificati di riduzione delle emissioni di CO2 che  potranno essere ben presto scambiati su Marketplace, piattaforma che stiamo sviluppando. In questo modo non solo la blockchain, oltre all processo di tokenizzazione, offre la possibilità di dare valore a questo titolo sia per l'azienda che ha scelto di realizzare l'impianto sia per tutti quegli investitori che hanno sostenuto l'azienda nell'iniziativa di realizzare l'impianto stesso.

Il futuro di Ener2Crowd spinge verso una blockchain eco sostenibile

Ener2crowd è una piattaforma di investimenti su base prestiti. Quindi lending crowdfunding. A breve, però, anche grazie al lavoro che stiamo facendo con Ecofuturo, lanceremo una piattaforma di equity crowdfunding- Significa che nelle comunità energetiche ci sarà la possibilità di utilizzare la nostra piattaforma per fare tre cose:

LEGGI ANCHE ---> Con Advepa ed EXCO per combattere la crisi energetica e ambientale

Momotec, un progetto sulla smart mobility da parte della startup Spindox

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SMART MOBILITY STARTUP - Durante gli ultimi anni e a seguito della pandemia, vediamo come sta aumentando il numero dei mezzi pubblici intelligenti, all’interno dei servizi pubblici così come per i privati. La giovane startup Spindox ha lanciato il progetto Momotec, realizzato per migliorare la sicurezza del guidatore, dei passeggeri e dei pedoni.

Modern Mobility Tecnological Ecosystem

Il progetto Momotec è basato sull’importantissimo concetto della green economy, tema a cuore dei Millennials e centrale nel Recovery Plan 2030 attuato dall’Unione Europea. Esso prevede la realizzazione di tre obiettivi

  1. una piattaforma (software) dotata di moduli che, rapidamente, si adattano all’utilizzo specifico del mezzo. Da app per la ricerca live di servizi per il guidatore a bot d’aiuto.
  1. Componenti di supporto alla piattaforma, per favorire l’Inclusive Mobility tramite AI e bot d’interazione vocale e gestuale, soprattutto per facilitare le persone ipovedenti.
  1. Strumenti di simulazione che miglioreranno i servizi e le infrastrutture, in modo da stimare le performance dei servizi offerti.

Una startup per l’AI e l’operations research

Viviamo un periodo dove il metaverso sta prendendo piede, in tantissimi campi della nostra società. Spindox è una giovane azienda che investe nei settori dell’AI e dell’operations research, quindi nelle tecniche di machine learning e modelli statistici, promuovono la diversità fra i generi ed il rispetto individuale della persona, investono negli studi a favore della comunità e dell’ambiente, senza fini di lucro.

Per maggiori informazioni basta leggere l’articolo completo, disponibile qui -> Momotec: il progetto sulla smart mobility di Spindox.

Red6 sta sviluppando un metaverso per l’esercito americano

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METAVERSO ESERCITO AMERICANO - Lo scorso 10 maggio due piloti di caccia hanno eseguito uno dei primi esperimenti proto-metaverso ad alta quota, sopra il deserto della California. Due jet Berkut 540, con piloti che indossavano cuffie AR customizzate, si sono connessi ad un sistema dove l’immagine olografica di un aereo faceva rifornimento, sovrapponendosi a uno degli aerei in cielo. Uno dei piloti è riuscito a fare rifornimento mentre l’altro osservava.

Metaverso in ambiente civile

Il metaverso sta prendendo piega in qualsiasi campo. Il sistema progettato da Red6, la società che sta sviluppando la tecnologia, afferma di volere un sistema più realistico, superiore ad un simulatore di volo convenzionale. Un mix di realtà aumentata, intelligenza artificiale e gaming per implementare il metaverso in ambienti civili. Daniel Robinson, founder e CEO di Red6 afferma: “Possiamo volare contro qualsiasi minaccia vogliamo e quella minaccia potrebbe essere controllata da un individuo in remoto o dall’intelligenza artificiale”.

Mondi più complessi

Inizia a nascere un interesse crescente nel collegare mondi virtuali, tutti uniti tra loro. Di recente anche l’esercito americano sta studiando tecnologie virtuali da implementare nella realtà. Tecnologie costose, magari iperrealistiche ma sempre necessarie: “Tutto ciò che stiamo facendo con la realtà virtuale è qualcosa in cui è straordinariamente migliore di qualsiasi altra opzione", afferma Palmer Luckey, founder di Oculus nel 2014. La sua nuova società, Anduril, deve concentrarsi solo dove è necessario.

Per maggiori informazioni basta leggere l’articolo completo, disponibile nel link seguente, The US Military Is Building Its Own Metaverse.

L’acqua, elemento “green” principale nell’architettura moderna

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ACQUA GREEN CLIMA - Nel mondo dell’edilizia il dato più importante, da sottolineare, è il consumo di acqua, che si basa intorno al 21%. Ogni lavorazione dei materiali implica consumi in litri di acqua, senza contare i materiali aggregati, scavati in diverse parti del mondo, che causano gravissimi danni d’impatto ambientali. L’acqua è, da sempre, il tema e l’elemento più importante riguardo l’espansione dei centri urbani. L’acqua è il parametro green per misurare la velocità del cambiamento climatico, come la forestazione urbana, azioni di mitigazione e adattamento, arretramento dei litorali.

Il suolo, elemento cardine contro il cambiamento climatico

Il suolo è l’elemento chiave per combattere il cambiamento climatico. Le sue proprietà, quali permeabilità, piantumazione e formazione di reti, permettono di gestire i flussi idrici in superficie, per autoregolare zone umide, naturali o artificiali. Non si parla solo di soluzioni tecnologiche, come nel caso dei fondali marini: il suolo può essere corrugato, de-pavimentato, in modo da rallentare i flussi acquatici e opporsi al ruscellamento. Si possono convogliare i flussi idrici in navigli o corsi artificiali uniformi, ed utilizzare il sottosuolo per bacini, piscine di raccolta o cisterne. Molto utilizzate oggi sono le dighe con argini naturalizzati di terra e non in cemento.

Adattarsi al cambiamento climatico

La forestazione urbana è uno dei temi trattati da piani mondiali sull’adattamento al cambiamento climatico: il Waterproof di Amsterdam, Managing Risks di Londra e il Rotterdam Climate Proof, studiano strategie basate sul riequilibrio che offre il verde. Grazie a nuove specie arboree e a sistemi di verde che riusciranno a sopportare le future proiezioni climatiche, si potrà combattere (o per meglio dire, adattarsi) il flusso repentino del cambiamento climatico. 

Per maggiori approfondimenti ed interessanti novità sull’argomento, basta leggere l’articolo completo, disponibile qui -> DOPO IL GREEN, ORA LA CRISI CLIMATICA IMPONE DI ASSUMERE L’ACQUA COME RIFERIMENTO PER L’ARCHITETTURA.

Google Maps per i fondali marini: l’Ai in un robot geniale

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GOOGLE MAPS FONDALI MARINI - La storica Università di ricerca privata, Stevens Institute of Technology, e il suo team di ricercatori hanno sviluppato un robot sottomarino, in grado di mappare fondali, progettare passaggi e tracciare le posizioni. Un Google Maps per i fondali marini, il primo che riesce a spostarsi anche in posti turistici affollati.

L’Ai “consapevole”

Qualche mese fa avevamo parlato della prima barca a pannelli solari che riesce a pulire i fiumi dalla plastica, la ClearBot Neo. Per fortuna la tecnologia e le scoperte nel campo marittimo vanno sempre più avanti. L’intelligenza artificiale sviluppata dal team di Brendan Englot, capo progetto e direttore dello Stevens Institute for Artificial Intelligence, è in grado invece di tracciare e gestire i percorsi, anche quelli imprevisti, dal vivo e con una rapidità mai vista prima. L’algoritmo sviluppato rende il robot quasi “consapevole”. Proprio Brendan Englot ha dichiarato, “La mappatura subacquea in un ambiente pieno di ostacoli è un problema molto difficile, perché non hai la stessa consapevolezza situazionale di un robot volante o terrestre, e questo rende l’invio di un robot sott’acqua un processo intrinsecamente rischioso”. Il tutto ricordiamo che avviene in tempo reale.

Google Maps per gli oceani? Ci arriveremo

Le potenzialità del robot sono tante, dalle riparazioni portuali alla costruzione dei parchi eolici, può essere applicato nell’acquacoltura negli impianti di perforazione; potrà anche consentire intere missioni, in mezzo agli oceani, con maggiore durata rispetto ad ora. Il primo lavoro del BlueROV2 è stato quello di mappare perfettamente il porto dell’US Merchant Marine Academy, nel villaggio di King’s Point, sito nello stato di New York. Vedremo come si evolverà questa splendida creazione tecnologica nei prossimi anni.

Per approfondimenti sul robot BlueROV2 basta leggere l’articolo completo, Google Maps anche per i fondali marini, sviluppato il robot ‘geniale’.

Web3, l’evoluzione di internet tra privacy e protezione dati

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WEB3 BLOCKCHAIN - Quello che oggi viene chiamato Web3 è la nuova realizzazione delle passate tecnologie di internet. Si tratta di un’evoluzione, dopo decenni, del World Wide Web, basata sulla tecnologia blockchain, un sistema utilizzato oggi all’interno delle criptovalute, sistemi di gestione aziendale, pagamenti, assicurazioni ma anche passaporti o certificazioni di nascita. Grazie a questo registro digitale, raggruppato in blocchi, il Web3 permette un maggior controllo sulla censura e controllo della privacy personale.

Big tech e protezione dati

La riservatezza della privacy degli utenti non viene più decisa solo da un contenuto divulgato volontariamente in rete. Quando effettuiamo una ricerca su Google o acquistiamo qualcosa su Amazon, molte informazioni vengono divulgate (molto spesso collezionate) all’interno delle marketing campaign, inserzioni e “consigli” visualizzabili in qualsiasi social, app, pagina che stiamo visitando. Stiamo parlando della GDPR e del consenso ai cookie, resi quasi obbligatori, così come il tracciamento. Il Web3 è una sorta di “universo di informazioni” collezionabili, dove un click può cambiare tutto. Aziende come Apple, tramite iCloud+, il servizio a pagamento del famoso cloud service (di base) gratuito di Apple, offrono maggiore sicurezza sulla privacy rispetto i servizi basilari di altre Big Tech.

LEGGI ANCHE → Come le big tech stanno cercando di proteggere i dati degli utenti?

Decentralizzare la rete

Una delle caratteristiche principali del Web3 è la decentralizzazione dell’informazione, che passa per diverse vie. Garantire agli utenti un passaggio di informazioni (che potrebbe essere monetario), slegato da una raccolta dati o da abbonamenti, mantenendo alto il livello di privacy e di riservatezza è l’obiettivo di questo nuovo tipo di rete, ed è dovuto alla sicurezza data dal sistema blockchain. All’interno dei metaversi odierni abbiamo a che fare con pagamenti, NFT, spostamenti grossi di informazioni, anche personali. Il Web3 fornisce una maggiore sicurezza sul passaggio dati, sicuramente migliorabile per il futuro.

Per approfondimenti leggere l’articolo completo, disponibile al link seguente, Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul Web3.

Un drone pieghevole, entra in uno zaino e trasporta carichi pesanti. Ecco l’americano Hera

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TECNOLOGIA FUTURO DRONI - Hera è il quadricottero inventato e costruito dalla società californiana Realtime Robotics, trasportabile tranquillamente all’interno di uno zaino e riesce a sollevare circa 15 kg, per quasi un’ora. Motore potente, batteria a basso consumo, fibra di carbonio e multicam per uno dei droni più avanzati di sempre.

“Porta uno sparviero, fai volare un’aquila”

Lo slogan della Realtime Robotics parla chiaro: i punti di forza di Hera sono diversi, dalle celle in fibra di carbonio alle eliche ripiegabili. Da chiuso misura 55x34x22 (entra in uno zaino), riesce a trasportare 15kg, cioè due volte e mezzo il peso che può trasportare un drone della sua dimensione. Hera, presentato lo scorso 25 aprile all’evento Xponential Exhibition di Orlando, in Florida, monta diversi stabilizzatori e telecamere, alcune visive, termiche e con sensore LIDAR, per un’ora di volo senza carico. Impressionante!

25.000 euro di “leggerezza”

Hera è la combinazione vincente all’interno del mercato mondiale dei droni. Il founder di Realtime Robotics, Quoc Luong, spiega: “Tutti gli elicotteri delle dimensioni di uno zaino utilizzano un motore con una spinta massima inferiore a 1,8kg (4 libbre.) Un motore più potente richiede un’elica più grande e, di conseguenza, un normale drone non sta in uno zaino. Il nostro sì. Ha un motore molto più potente, ma un sistema di ripiegamento assolutamente unico: è quella la differenza vincente.”. Gli amanti di queste splendide macchine potranno finalmente avere un prodotto innovativo e serio. Preparate quindi 25.000 euro: lo zaino è sicuramente in omaggio.

Per maggiori informazioni riguardo le caratteristiche di Hera basta leggere l’articolo completo, disponibile al link seguente, Hera, drone bestia pieghevole: solleva 15kg, vola un’ora e sta in uno zaino.

ClearBot Neo, una barca robot per pulire i fiumi

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RICICLO RIFIUTI MARE - L’inquinamento ambientale, causato dalla plastica, è uno dei maggiori problemi al giorno d’oggi. Tantissime aziende nel mondo combattono questo problema, portando avanti soluzioni innovative nei campi dell’ingegneria ambientale e nella robotica. ClearBot Neo è la prima barca robot, dotata di IA che pattuglia i porti delle città e raccoglie i rifiuti. Questa è la geniale invenzione della startup di Hong Kong, Open Ocean Engineering.

Caratteristiche di Clearbot Neo

La barca robotica è stata progettata per ripulire tutti i porti e fiumi, prima che i rifiuti raggiungano il mare aperto. L’Asia è uno dei continenti con maggior inquinamento di plastica nei mari: l’ONU ha stimato che il 95% dell’inquinamento mondiale da plastica nei mari deriva da 10 grandi fiumi. Solo 8 si trovano nel grande continente orientale. La startup di Hong Kong è stata sovvenzionata da Microsoft e fa parte dei grandi progetti del genio milionario Bill Gates. La barca, lunga solo tre metri, viene alimentata da un motore elettrico a batteria solare rinnovabile e si muove seguendo percorsi di rifiuti.

La barca gentile

Il sistema ingegneristico di ClearBot Neo è tra i più avanzati al mondo, insieme a quelli inventati e progettati in Danimarca. La piccola barca utilizza due fotocamere che analizzano i rifiuti e la fauna, cercando di prendere i primi, se si tratta di plastica ed evitare i secondi, senza danneggiare piccoli pesci o parti dell’ambiente marino. L’intelligenza artificiale della barca permette inoltre di trainare i rifiuti in modo silenzioso. Il GPS trasmette i dati aziendali e le posizioni di ogni singolo rifiuto.

Per approfondimenti e maggiori informazioni basta leggere l’articolo completo, disponibile al link seguente, ClearBot Neo, barca robotica che pulisce porti e fiumi con l’aiuto dell’AI.

La prima scuola nel metaverso è di Milano

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PRIMA SCUOLA METAVERSO - L’Istituto St. Louis School di Milano è la prima scuola ad aver messo a punto un progetto didattico e formativo all’interno del metaverso. Facente parte di Inspired Education Group, un gruppo globale di scuole premium, l’istituto ha investito nell’Inspired Metaverse, un game changer educativo che permetterà collaborazioni a distanza, accesso all’apprendimento immediato e ad attrezzature innovative. Inspired Metaverse collabora da tempo con VictoryXR, leader mondiale di prodotti per lo sviluppo didattico in virtual e augmented reality.

Un metaverso ispirato

L’Inspired Metaverse permette di accedere all’apprendimento tramite la tecnologia, oggi fondamentale. Tramite il metaverso si può rafforzare e diversificare l’istruzione tramite molteplici esperienze relazionali e immersive. Gli studenti potranno sperimentare in prima persona le dimensioni di un dinosauro o mettere insieme degli atomi chimici, compiere ricerche sul campo con compagni distanti. Il metaverso è già entrato a far parte di alcuni campi quali vino, moda, sport e molti altri: all’interno del mondo dell’istruzione può essere soltanto un grande punto di svolta. L’Istituto St. Louis, dall’esperienza ventennale e con più di 1300 studenti, situato nel pieno centro di Milano, è il primo ad accogliere il metaverso nel campo educativo.


L’istruzione immersiva

Il presidente e ceo di Inspired commenta: “L'introduzione della tecnologia Virtual Reality e Metaverso nelle nostre scuole è incredibilmente eccitante. Nelle scuole Inspired siamo impegnati in metodi di apprendimento innovativi per migliorare l'istruzione dei nostri studenti e l'uso della tecnologia avanzata è una parte fondamentale di questo viaggio.”. Le esperienze virtuali all’interno del mondo dell’istruzione e dell’educazione scolastica vengono fornite da Inspired Education in diversi continenti del mondo, come Africa, Europa, Asia e Medio Oriente, e contano più di 55.000 studenti.

Per saperne di più leggere l’articolo seguente, Nasce la prima scuola nel Metaverso: all’istituto St. Louis School di Milano il progetto pilota.

Cem Bölükbaşı, il campione di Esport che correrà nel campionato cadetto della Formula 1

Tempo di lettura: 2 minuti[vc_row][vc_column][vc_column_text]CEM BÖLÜKBAŞI ESPORT –  E se da grande tuo figlio volesse fare il giocatore professionista? E se fino ad ora non avesse mai praticato uno sport? Potrà farlo grazie agli eSport. Ma è anche possibile che possa diventare un mental coach di atleti professionisti di sport elettronici. Come è possibile che il successo che potrebbe avere come e-atleta professionista gli permetta di approdare nello sport reale. A dimostrarlo Cem Bölükbaşı. [/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Dagli Esport alla Formula 2, la storia di Cem Bölükbaşı

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Una storia molto affascinante riguarda la competizione professionistica di Esport della Formula 1 e uno dei suoi protagonisti: Cem Bölükbaşı. Il giovane turco classe 1998, da ben cinque anni si è distinto in vari campionati di Esports automobilistici. La sua carriera è iniziata con G2 Esports FA Racing per arrivare alla Formula One eSports Series. In questo sport elettroni professionistico ha corso anche per prestigiose scuderie di F1 con un proprio E-team, tra cui McLaren e Toro Rosso. Il suo percorso professionale ha avuto ben due svolte. La prima nel 2020 quando vince il primo Formula Relault Esport Series. La seconda avrà inizio tra pochi mesi quando siederà su un vero e proprio sedile di una monoposto.

Già negli anni passati aveva deciso di alternare la sua vita da pilota di eSport a pilota di auto reali correndo nelle categorie GT4. Il 12 gennaio scorso però è arrivata la notizia che dal 2022 Cem Bölükbaşı correrà nel campionato FIA di Formula 2, categoria cadetta dell’ambita Formula 1. Ad offrire un sedile al giovane pilota è il team Charouz, scuderia della Repubblica Ceca. Ma cosa sono gli Esports e come mai da un videogioco Bölükbaşı è potuto approdare ad un campionato fisico professionistico?[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Gli Esports

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Nel vasto mondo dei videogiochi sono entrati a far parte di diritto da anni gli Esports, Electronic Sport. Sono competizioni sportive che avvengono in formato digitale e possono essere sia occasionali che professionistiche. Il settore professionistico all’interno degli Esports prevede proprietari, sponsorizzazioni e premi in denaro per le squadre che competono. Questo aspetto è uno dei più importanti per il mercato dei giochi elettronici e quello che genera la maggior parte dei ricavi. Inoltre è anche quello che ricerca maggiori investitori.

Questo è un settore in forte crescita che si può considerare un ramo del mondo del Gaming ma che in realtà sta dando vita ad un mercato tutto suo. Intorno agli Esport sono nate pure delle nuove figure professionali molto ricercate e richieste. La forza maggiore di questo settore sta nel pubblico a cui si rivolge principalmente: giovani attratti da tecnologie sempre più sviluppate e all’avanguardia.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]LEGGI ANCHE —> Riciclaggio: impatto ambientale e nuove tecnologie[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]