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Coronavirus e Macroeconomia: Parla Oliver Camponovo

6 Marzo 2020
- Di
Redazione
Oliver Camponovo :: Economia e Coronavirus
Tempo di lettura: 5 minuti

[vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="parla Oliver Camponovo" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

CONVID-19 Dalla Teoria alla Pratica

[/dfd_heading][vc_column_text]La diffusione dei casi di coronavirus in Asia e in Europa la settimana scorsa ha sconvolto i mercati finanziari e ha portato ad una speculazione ingente sulla crescita del PIL mondiale e sul potenziale impatto di una pandemia globale.
Ogni tipo di previsione è molto difficile (se non impossibile) ma sappiamo che l’impatto sarà sicuramente forte.
Tralasciando le difficoltà previsionali, ha invece molto più senso pensare ai canali attraverso i quali la diffusione del virus avrà un impatto sulla crescita economica e, sulla base di questi, identificare i paesi e i settori che appaiono più vulnerabili.[/vc_column_text][dfd_delimiter icon_size="10" undefined=""][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/2" css=".vc_custom_1583513536091{background-image: url(https://lacostagroup.it/wp-content/uploads/2020/03/IMG_1412-1-1.jpg?id=23472) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}" col_shadow="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)" col_shadow_hover="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="600" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][vc_column width="1/2"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="25" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="Una formazione dinamica e internazionale" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Oliver Camponovo

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Oliver Camponovo, professionista nell’ambito finanziario e dei servizi di investimento, fin dalla giovane età ha avuto uno spiccato interesse per il panorama internazionale, che lo hanno portato a conseguire periodi di studio all’estero.

Nel 1998 Oliver Camponovo ha conseguito un master in Economia presso l’Università Basel a Basilea, città famosa per l’arte e per i suoi musei di fama internazionale, come il celebre Kunstmuseum, la prima collezione d’arte accessibile al pubblico in Europa (1661) e il più grande museo d’arte di tutta la Svizzera.

Oliver Camponovo ha poi proseguito gli studi negli Stati Uniti, periodo nel quale ha frequentato l’Università della California, Berkeley e l’Università del Texas, ad Austin.

La sua passione per l’arte ha alimentato i suoi modelli e le sue conoscenze per creare nuovi percorsi alternativi e innovativi sulla blockchain security, ed investimenti all’interno dei circuiti artistici mondiali.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_delimiter icon_size="10" undefined=""][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]Le Misure di Contenimento del Virus[/dfd_heading][vc_column_text]Un primo punto chiave da tenere in considerazione è che sono le misure di contenimento del virus - piuttosto che il virus stesso - a creare il danno maggiore al sistema economico.
Il governo cinese ha imposto misure relativamente draconiane nel tentativo di contenere la diffusione del virus. Ad un certo punto, all'inizio del mese di Febbraio 2020, le province che da sole rappresentano oltre due terzi dell'economia cinese erano effettivamente in isolamento. Ora ci aspettiamo che l'economia cinese subisca una contrazione del 3% a/a (10% q/q) nel primo trimestre. Se altri paesi seguissero l'esempio di Pechino, i danni alle loro economie sarebbero simili - se non maggiori - visto che i danni dell’economia cinese hanno già intaccato i cicli produttivi di altre nazioni.
La risposta dei governi dei nuovi paesi colpiti dal virus è quindi cruciale ma anche in gran parte sconosciuta in questa fase. Inoltre, altri quattro fattori determineranno il livello in cui le singole economie saranno colpite dalla diffusione del virus.
Il primo è l'impatto dei rallentamenti nella “supply chain” legati al virus in altri paesi. Questo può essere dovuto ad una domanda di esportazione più debole o ad una perturbazione delle componenti importate all'interno delle catene di approvvigionamento stessa. Finora ci sono poche prove di una perturbazione diffusa al di fuori dell'Asia anche se vi sono diverse segnalazioni di specifici produttori (di automobili e di elettronica in particolare) che stanno iniziando ad avere problemi. Ma circa il 40% del commercio mondiale è rappresentato da soli cinque paesi: Cina, Corea del Sud, Giappone, Germania e Stati Uniti. I primi tre paesi sono già stati gravemente colpiti dal virus e la prova della sua diffusione in Germania e negli Stati Uniti potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]Impatto sulle Singole Economie[/dfd_heading][vc_column_text]Il secondo canale attraverso il quale la diffusione del virus avrà un impatto sulle singole economie è il comportamento quotidiano delle famiglie e, in particolare, la misura in cui le persone si isolano evitando gli spazi pubblici e i viaggi. Questi effetti sono già chiaramente evidenti in Cina, Corea del Sud ed Italia. In caso di pandemia globale, tra le economie più colpite vi sarebbero quelle più dipendenti dal turismo tra cui Italia, Messico, Egitto e Thailandia ma anche quelle secondarie che comunque dipendono fortemente da questa attivita tra cui Croazia, Grecia, Tunisia e nazioni caraibiche.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]Lo shock economico[/dfd_heading][vc_column_text]Il terzo fattore su cui riflettere è il comportamento dei nostri politici. Lo shock economico causato dal virus è insolito in quanto colpisce sia il lato dell'offerta che quello della domanda dell'economia. Le chiusure diffuse e le restrizioni di viaggio limitano l'offerta. Ma un minor numero di presenze nei cinema e nei ristoranti unitamente ad una riduzione della spesa dei consumatori più in generale, indebolisce la domanda. Non c'è molto che gli stimoli di politica fiscale o monetaria possano fare per affrontare il primo ed è in dubbio che possano fare molto anche per sostenere la domanda nel brevissimo termine, visto il tempo necessario per far filtrare una politica più rilassata verso l'economia reale.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]La Dislocazione dei Mercati Finanziari[/dfd_heading][vc_column_text]Il quarto fattore - ma non ultimo in ordine d’importanza - è la misura in cui le preoccupazioni per il virus causano la dislocazione dei mercati finanziari e perturbano i flussi di capitali globali. Tali preoccupazioni sono diventate di super attualità negli ultimi giorni. Infatti, nonostante il calo dei mercati azionari, il mio pensiero è che siamo solo all’inizio di una catena di notizie negative che porteranno ulteriori forti perdite nei mercati finanziari stessi. L’intervento delle banche centrali sarà limitato essendo i tassi già vicini allo zero e le politiche fiscali sono uno stimolo di medio termine che poco porta ai bilanci delle aziende. Se le condizioni si inaspriranno, le economie emergenti con un debito estero elevato saranno probabilmente tra le più vulnerabili (tenete d'occhio o; Sudafrica e la Turchia). Allo stesso modo, le aziende e i settori ad alta leva finanziaria potrebbero risentire della stretta (tenere d'occhio il settore energetico).[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]Come posizionarsi oggi:[/dfd_heading][vc_column_text]

  • In funzione della tolleranza al rischio individuale ridurre le posizioni nei mercati azionari;
  • In funzione della tolleranza al rischio ridurre le posizioni in obbligazioni con rating inferiore alla singola A e comunque non acquistare obbligazioni con duration superiore ai 3 anni;
  • Cash is King e quindi essere pronti ad acquistare selettivamente titoli che hanno subito perdite legate al beta e non ai fondamentali (tra cui aziende di e-commerce);
  • Cash is King e quindi aspettare crollo dei mercati (oltre -30% dai massimi) e piano piano entrare su aziende ricche di cassa e poco debito con ottica d’investimento superiore ai 5 anni;
  • Introdurre quote di oro e argento nei propri depositi quale Hedge ed asset rifugio;
    Introdurre una politica di cross-hedging per assets non liquidabili in tempi veloci.

[/vc_column_text][dfd_delimiter icon_size="10" undefined=""][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il presente testo viene diffuso solo a scopo informativo ed educativo. Non viene data alcuna considerazione alle specifiche esigenze di investimento, agli obiettivi o alle tolleranze di alcuno dei destinatari. Inoltre, le effettive posizioni di investimento di chi scrive possono, e spesso lo faranno, variare rispetto alle sue conclusioni qui discusse sulla base di una serie di fattori, come le restrizioni agli investimenti dei clienti, il riequilibrio del portafoglio e i costi delle transazioni, tra gli altri. I destinatari dovrebbero consultare i propri consulenti, inclusi i consulenti fiscali, prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. La presente relazione non costituisce un'offerta di vendita o la sollecitazione di un'offerta di acquisto dei titoli o di altri strumenti menzionati.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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