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Loot Box, presentato un report alla Commissione Europea per operare una strategia comune

17 Febbraio 2023
- Di
Viola
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Tempo di lettura: 4 minuti

La Commissione Europea sta considerando la questione delle Loot Box, della manipolazione e del marketing aggressivo nell'industria dei videogiochi e dei free-to-play. Particolare attenzione è posta sulla tutela dei consumatori, inclusi i più giovani.

Loot Box, cos'è e come è visto in Europa

Un Loot Box è un tipo di sistema di acquisto in-game in cui i giocatori acquistano una scatola virtuale che contiene una serie di oggetti casuali, come skin per personaggi, oggetti di gioco o altri bonus. Questi oggetti sono solitamente utilizzati per personalizzare il proprio personaggio o per aumentare le proprie possibilità di successo nel gioco. Il contenuto della scatola virtuale è generalmente svelato solo dopo l'acquisto, creando un elemento di sorpresa e di approssimazione. Il sistema Loot Box è stato criticato da alcuni perché potrebbe incoraggiare comportamenti di gioco compulsivi. Addirittura potrebbe essere considerato come una forma di gioco d'azzardo.

Tanto che Adriana Maldonato Lopez lo ha posto sotto l’attenzione delle Commissione Europea da Adriana Maldonato Lopez. La Parlamentare ha presentato alla Commissione un rapporto che sottolinea la necessità di creare un regolamento unico per il mercato dell'Unione Europea che stabilisca le linee guida per le modalità di acquisto in-game.

Le richieste di Adriana Maldonato Lopez alla Commissione Europea

Nel report si legge che alla Commissione Europea sono state  in particolare quattro categorie di interventi: attuazione di una classificazione per fasce d’età; protezione dei consumatori; Monetizzazione e sostegno all'industria. Vediamo però come grazie al riassunto che troviamo sull’articolo di gamesindustry.biz a riguardo:

“Attuare una classificazione per età

  • Valutare il modo in cui il sistema PEGI viene implementato nei diversi tipi di giochi disponibili. Considerare di includerlo nella legislazione UE per rendere PEGI il suo codice di condotta il sistema obbligatorio di classificazione per età per tutti i giochi nel mercato unico;
  • Sostenere la promozione dell'istruzione pubblica e privata e campagne di informazione rivolte a genitori e tutori. Obiettivo informarli degli strumenti in atto, come l'app PEGI, e incoraggiare l'uso;
  • Introdurre etichette comuni per informazioni come età minima consigliata, tema di un gioco, opzioni di acquisto in-game, presenza di pubblicità pop-up e altro ancora. 

Proteggere i consumatori

  • Sviluppare un sistema comune di verifica dell'identità europea per aiutare a controllare l'età dei giocatori-,
  • Sviluppare norme minime sulla tutela della vita privata;
  • Per raccogliere dati a livello UE sul tempo medio di gioco, sulla spesa media in gioco, sugli effetti socio-psicologici, presentare una relazione annuale al Parlamento;
  • Valutare la possibilità di richiedere ai fornitori di giochi online rivolti ai minori di sviluppare valutazioni dell'impatto sui minori;
  • Adottare, se necessario, misure normative sui giochi che consentano ai giocatori di creare i propri contenut. Al fine di proteggere gli utenti, in particolare i minori, da pratiche illegali.

Monetizzare

  • Valutare se l'attuale quadro normativo in materia di tutela dei consumatori sia sufficiente per affrontare tutte le questioni sollevate dalle scatole di bottino e dagli acquisti all'interno del gioco. In caso contrario, adattare l'attuale quadro per i giochi online o proporre una legislazione autonoma;
  • Analizzare il modo in cui vengono vendute le Loot Box e adottare le misure necessarie per realizzare un approccio europeo comune sulle Loot Box per proteggere i consumatori, in particolare i minori;
  • Valutare l'uso dell'allevamento dell'oro in relazione ai crimini finanziari e alle violazioni dei diritti umani e presentare, se necessario, iniziative appropriate;
  • Porre fine alle pratiche illegali che consentono a chiunque di scambiare, vendere o scommettere su siti di gioco e di terze parti (per le scommesse skin);
  • Garantire che i trader forniscano agli utenti una proposta di opt-in all'acquisto per gli abbonamenti, nonché informazioni chiare e facilmente accessibili su come annullare i rinnovi automatici in qualsiasi momento.

Sostenere l'industria

  • Aggiornare il progetto di ricerca EU Kids Online, che raccoglie dati a livello UE sulle esperienze online dei bambini, e finanziare questo e iniziative simili in futuro;
  • Presentare una strategia europea per i videogiochi che sblocchi il potenziale economico, sociale, educativo, culturale e innovativo di questo settore per consentirgli di diventare un leader nel mercato globale dei videogiochi;
  • Presentare iniziative per migliorare l'accessibilità dei videogiochi online per le persone con disabilità”. 

Altre proposte per il mondo dei videogiochi

Il rapporto ha ottenuto un alto numero di voti a favore, 557 per l’esattezza. Ciò dimostra un forte interesse da parte dell'Unione Europea di regolamentare il mercato dei videogiochi. 

Come abbiamo visto nella sezione ‘Sostenere l'industria’ il report non serve solo a screditare il mondo dei videogiochi e a destare preoccupazioni. Riconosce infatti anche il grande potenziale che questi hanno in termini educativi, per la salute mentale e lo sviluppo cognitivo. A tala proposito è stata proposta, tra le altre cose, l’opzione di seguire una strategia europea condivisa per promuoverne lo sviluppo. 

Parola agli esperti del settore

Come nostro solito all'interno di questa rubrica, abbiamo chiesto a chi ha a che fare con questa realtà ogni giorno cosa ne pensa. Questa volta abbiamo parlato con Giulia Sperandeo, esperta di modellazione 3D.

Attualmente il mercato videoludico, soprattutto quello dedicato al mobile gaming, è parecchio saturo di questi sistemi di lootbox e sistemi pay to win. La problematica va soprattutto a diventare importante quando si parla di giochi che hanno come target di destinazione le fasce di utenti più piccoli. E in questi casi la casa produttrice, anche essendo a conoscenza di ciò, non si risparmia ad inserire contenuti acquistabili con moneta reale che spesso vanno a discapito di pagamenti automatici effettuati direttamente da bambini inconsapevoli sui conti automatici dei genitori collegati ai loro dispositivi personali con cui giocano i figli.

È sicuramente interessante il fatto che l'Europa si stia cominciando ad interessare anche a questo genere di aspetti, sarebbe molto utile se venisse stabilito un sistema comune regolamentato per ogni fascia di utente al fine di gestire al meglio questo genere di business, magari non andando a toccare le fasce di "utenti inconsapevoli".

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