Case Study: MS Packaging

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Una Società Specializzata in Imballaggi

L'innovazione sulla scia della tradizione. E’ questa l'impronta che l’imprenditrice Elena Scarlato, originaria di Scafati in provincia di Salerno, ha dato all'azienda MS Packaging insieme alla figlia. La dottoressa Scarlato ha acquisito anni fa il ramo d'azienda di una società specializzata in imballaggi. La principale lavorazione del gruppo era già basata sul cartone ondulato ma il processo è stato rinnovato.

La rivoluzione apportata da Elena Scarlato ha generato un vero e proprio processo di ammodernamento dell'azienda MS Packaging. La Scarlato, infatti, ha ristrutturato l'intero ciclo produttivo e l'organizzazione dell'azienda che è diventata tra le più moderne ed efficienti in Italia nel suo settore.

Il lavoro di ristrutturazione aziendale, però, è stato fatto soprattutto in chiave della tutela ambientale. Elena Scarlato voleva un'azienda che fosse inserita in un contesto Green pur mantenendo la sua tradizionale vocazione nel settore degli imballaggi. Alla MS Packaging, grazie anche alle innovazioni apportate dalla Scarlato, sono state riconosciute le certificazioni FSC - ISO 9001 e ISO 14001.

 

Sempre più Green: MS Packaging

La grande svolta nell'impostazione della nuova mentalità aziendale è avvenuta nel momento in cui si è dato vita agli investimenti nella ricerca. Per avere un'ottica sempre più Green la MS Packaging ha così modificato i processi di lavorazione andando a sostituire quello della plastica con il cartone.

Ambiente fa rima con igiene e sicurezza, soprattutto quando si parla di componenti destinati agli alimenti. È il caso dei contenitori per il trasporto della pizza. La soluzione trovata dalla MS Packaging ha sviluppato un prodotto che rispecchia totalmente le normative in vigore e che può essere definito innovativo, andando comunque a rassicurare gli utenti in un periodo delicatissimo per la salute.

Rispetto per la saluta, ma anche per il sapore del cibo che deve restare inalterato.

L'attenzione al fruitore finale del prodotto è quindi esponenziale da parte di un'azienda che punta sulla qualità dell'intera filiera. Per questo, la MS Packaging ha acquisito anche una cartiera che fornisce direttamente allo stabilimento di Arzano il floating riciclato che rappresenta la materia prima per il packaging.

L’innovazione e le ricerche scientifiche dell’azienda di Arzano hanno portato anche allo studio del parco galleggiante di Rotterdam, in Olanda, realizzato interamente in floating riciclato e che ospita piante e animali.

L’imprenditrice Elena Scarlato in prima persona si è occupata di direzionare gli investimenti verso l'ottica Green per non avere impatti sull'ambiente, che restano minimi per un'azienda come la MS Packaging.

 

MS Packaging: Un ciclo completo

Si è generato così un sistema che inizia fin dalla raccolta differenziata. Successivamente si lavora sul trattamento della materia prima seconda. Non vengono trascurati, assolutamente, per ottimizzare al massimo il processo e non avere impatti sull'ambiente, neanche gli scarti di produzione. Questi ultimi vengono adeguatamente trattati attraverso un processo specifico. Un ciclo completo che porta la MS Packaging ad essere una delle migliori aziende in italia nella produzione di cartone riciclato e imballaggi in cartone riciclato.

L'azienda Green voluta dalla Scarlato ha così minime emissioni nell'atmosfera, nel ciclo delle acque e nel ciclo dei rifiuti, tutelando in maniera spasmodica l'ambiente.

D'altronde, la dottoressa Scarlato ha nel suo dna il lavoro effettuato dal padre proprio nel settore cartario. Pur non essendoci un passaggio generazionale diretto, l'opportunità di MS Packaging ha consentito ad Elena Scarlato di investire in un settore nel quale lei si presenta come imprenditrice innovativa e attenta all'ambiente.

Riciclaggio: impatto ambientale e nuove tecnologie

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RICICLAGGIO - Il problema dei rifiuti non è soltanto ambientale, ma anche economico. Ogni anno il nostro pianeta produce miliardi di tonnellate di plastica, che inquinano i nostri mari, i nostri oceani. Molte specie marine, infatti, sono minacciate e rischiano l'estinzione, a causa dell'intrappolamento degli animali nei rifiuti e soprattutto per l'alterazione degli ecosistemi. La gestione dei rifiuti, anche a livello economico ed ambientale, è particolarmente onerosa. Le discariche, considerate come ultimo step per lo smaltimento degli scarti, rilasciano metano, un gas particolarmente inquinante e dannoso per l'effetto serra. Da qui, i cambiamenti climatici di cui tutti conosciamo le conseguenze.

Problema dei rifiuti: educare al riciclaggio

Per questo, il riciclaggio è considerato da tutti la soluzione al problema dei rifiuti, con ancora qualche passo da fare. Come, ad esempio,, educare ogni singolo abitante della Terra a fare il suo e a gestire i propri "scarti" in maniera consapevole e responsabile. In questo senso, anche le nuove tecnologie possono essere d'aiuto e semplificare non poco il processo. Ne abbiamo parlato con Oliver Camponovo, esperto analista finanziario e appassionato di new technologies.

Chi è Oliver Camponovo

Oliver Camponovo, lavora come analista nel mondo finanziario, del quale comprende una visione globale su vari argomenti finanziari, tra cui i mercati finanziari e la consulenza sia in ambito di controlling aziendale che di risk management. Oliver Camponovo, oggi, utilizza la sua vasta esperienza internazionale nel ruolo di consulente ed investitore attivo e ha messo al proprio fianco un gruppo di esperti diversi e globali. Negli anni si è appassionato di nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale (AI), la blockchain come anche gli investimenti a impatto (ESG). Cambiare il mondo in meglio è una considerazione importante sulle decisioni economiche che Oliver e il suo team perseguono.

Riciclaggio dei rifiuti: l'intervista ad Oliver Camponovo

"Ogni anno sul mercato vengono immessi 3,5 trilioni di prodotti in materie plastiche, che contribuiscono all’inquinamento ambientale. Infatti, quasi 2,2 miliardi di tonnellate di materia plastica finisce nei fiumi e nei mari del mondo! Inoltre, il 90,5% della plastica prodotta non è mai stata riciclata, e si calcola che entro il 2050 il mondo avrà circa 12 miliardi di tonnellate di rifiuti plastici. Senza una chiara visibilità e tracciabilità sulla produzione delle materie plastiche e del loro riciclaggio è e sarà impossibile controllare l’inquinamento. Non solo su scala internazionale, ma anche semplicemente su scala locale. Sono quindi necessarie politiche e procedure di tracciabilità e responsabilizzazione, per creare consapevolezza nella popolazione, sia della situazione che dei progressi fatti".

Come utilizzare le nuove tecnologie per arginare il problema dei rifiuti

"In un contesto in cui la gestione dei rifiuti ha raggiunto situazioni critiche, le nuove tecnologie devono essere sfruttate per creare un cambiamento," spiega Oliver Camponovo. "La blockchain, ad esempio, è emersa come soluzione per tracciare e rendere immutabili e non falsificabili i dati. Per far rispettare le politiche, monitorare i fondi e le donazioni, fornendo un sistema di ricompense efficiente e trasparente. Al fine di incentivare il riciclaggio, attraverso la blockchain si possono sviluppare modelli e iniziative che attraverso il tracciamento del riciclato premiano i partecipanti. Dando, quindi, un valore tangibile alla materia plastica e/o all’attività di riciclaggio. La capacità di implementare queste iniziative, potrebbe offrire un forte incentivo a riciclare i rifiuti attraverso un mezzo di reddito affidabile e facilmente accessibile".

Riciclaggio e nuove tecnologie