SAVE OUR RESTAURANTS: Il sostegno alla ristorazione

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]SOSTEGNO RISTORAZIONE - Come ormai tutti sanno, il settore della ristorazione ha bisogno di un sostegno molto forte per poter reggere l’impatto economico causato dalla pandemia. I locali alternano costantemente l’apertura e la chiusura, riducendo sempre più i coperti disponibili. Anche i contributi offerti dallo Stato spesso non sono sufficienti per una ripresa adeguata. [/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

La pandemia da coronavirus ha portato i ristoratori a ridefinirsi

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il settore della ristorazione e dei bar è quello che maggiormente, in tutto il mondo, ha subito gli effetti delle restrizioni in atto per la pandemia da coronavirus. Allo stesso tempo, però, ha dimostrato di essere un comparto energico e in grado di reinventarsi velocemente.

I ristoranti classificati come “veloci, casual e raffinati” di tutto il mondo si sono rapidamente radunati, con uno spirito combattivo, sulla scia del COVID-19. Hanno messo da parte completamente le loro attività per accogliere la filosofia dell’asporto e della consegna a domicilio.

I fornitori all'ingrosso e i ristoranti stanno effettivamente ridefinendo il loro ruolo in questo momento. I grossisti di forniture alimentari, che tipicamente servono ristoranti e scuole, hanno fatto perno sulla vendita di articoli essenziali ai consumatori, ora che alcuni scaffali dei negozi di alimentari sono vuoti. E i ristoranti si stanno prendendo cura di loro stessi e dei loro clienti, fornendo pasti per i loro dipendenti e le loro famiglie.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Ma è sufficiente per salvare i ristoratori e i loro dipendenti dal perdere il proprio lavoro e i loro mezzi di sostentamento?

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]I ristoratori avranno anche potuto reinventarsi ma dall’altra parte hanno avuto bisogno di ricevere una risposta. Nelle piccole comunità si è creata una rete di supporto per i ristoranti locali. Si è infatti instaurata l’abitudine di ordinare a domicilio quando normalmente si è rimasti a casa. In questo modo si è cercato di supportare le piccole attività alleggerendo un po’ la situazione.

Sull'efficacia del delivery hanno puntato molto anche le piccole realtà, come bar, gelaterie, macellerie, fruttivendoli, banchi alimentari dei mercati locali. Tale servizio è stato istituito sia per far fronte alle chiusure imposte, sia per venire in contro a quelle persone facenti parte delle categorie a rischio, in modo tale da evitar loro di uscire.

Ma nelle grandi città dove i ristoranti dipendono dal flusso di turisti per riempire i loro coperti? Può essere sufficiente questo?[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

La politica delle istituzioni ha cercato di fare la sua parte

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Negli Stati Uniti

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Iniziamo con la novità introdotta negli Stati Uniti dall’8 marzo scorso.

"Un anno fa, i ristoranti e i bar indipendenti non avevano un posto a tavola a Washington. Oggi siamo più organizzati che mai e abbiamo consegnato il primo programma di sovvenzioni per l'industria", ha detto Tom Colicchio, proprietario del Crafted Hospitality in New York. "Questo fondo di soccorso dà speranza all'intera comunità di ristoranti e bar indipendenti: cuochi di linea, manager, baristi e operatori di caffetterie, food truck, panetterie e bistrot possono riposare un po' più profondamente stanotte sapendo che l'aiuto sta arrivando".[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

E in italia?

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per quanto riguarda l’Italia molto si è dibattuto e ancora si discute, su quelli che sono stati gli aiuti inviati a queste categorie. Per quanto riguarda le attività delle ristorazioni raggruppate sotto i codici ATECO è stato riconosciuto un contributo a fondo perduto, con limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per l’anno 2021. Questo però sotto dichiarazione che tale attività è svolta come attività prevalente. Come per altre situazioni, però, è entrata in gioco la rinomata burocrazia italiana, che ha fatto in modo che molti, seppur aventi diritto, non riuscissero ad entrare in possesso degli aiuti promessi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Non solo privati e istituzioni

ma anche le associazioni hanno cercato di fare la loro parte[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Alla catena degli aiuti, un po’ in tutto il mondo, si sono uniti anche alcuni brand. Per esempio “Campari Canada” ha elargito una donazione di $ 50.000 al Bartenders Benevolent Fund. Si tratta di un ente canadese senza scopo di lucro, che sta raccogliendo fondi da utilizzare allo scopo di aiutare baristi, camerieri e altro personale dei settori alberghiero e ristorativo.

Altro esempio è l’asta online Bid for Recovery che ha come fine raccogliere fondi da devolvere alla ripartenza dei locali in tutto il mondo. In occasione dell’asta è stato chiesto ai 50 bar migliori al mondo di vendere oltre 100 lotti contenenti moltissime offerte di drink experience, drink tour ecc. Oltre ai migliori bar si aggiungono anche i migliori brand del settore.

Ci sono state poi realtà, come Avepa Communication , che hanno cercato di dare il proprio contributi realizzando fiere ed eventi virtuali per realtà che valorizzano il territorio. La tecnologia messa in campo dal team di Advepa permette di dare vita ad allestimenti completamente in 3D, capaci di ricreare l’ambientazione reale e di far vivere al cliente le stesse sensazioni di un’esperienza reale. In questo modo commercianti e clienti, nonostante i divieti, hanno potuto continuare a mantenere i contatti e non perdersi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

La ristorazione in Svizzera e nel Ticino

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]La fase di crisi per la ristorazione svizzera è ancora in corso dall’inizio della pandemia. Sono parecchi i danni subiti, sia in ambito economico sia in quello lavorativo. I dati parlano chiaro: la maggior percentuale di lavoratori iscritti alla disoccupazione durante il 2020 appartiene all’industria del turismo (alloggio e ristorazione). Poiché la pandemia prosegue ancora inesorabilmente, la soluzione a questi dati tarda ad arrivare.

Certo è che le istituzioni si stanno adoperando al meglio delle loro possibilità per sostenere i ristoratori. Per esempio, i criteri per gli aiuti economici sono aggiornati continuamente, così da far rientrare più attività possibili nei cosiddetti “casi di rigore”. Facilitazione nelle documentazioni da presentare, criteri minimi ridotti, somme di denaro maggiori: che piaccia o meno, questi interventi pensati ad hoc faticano a tenere la ristorazione a galla in Svizzera.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

TiDiverti

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Swiss Technology propongono per il Canton Ticino una serata di divertimento e sostegno: la serata digitale TiDiverti. L’evento non è stato semplice da preparare soprattutto perché è stato organizzato in circa 1 settimana. Durante i preparativi però non è mancata l’attenzione verso fonti di intrattenimento che potessero coinvolgere il pubblico più ampio possibile. Infatti non sono mancati cabaret, tombola a premi e il DJ set con musica anni ’80. La missione è stata portata a termine egregiamente perchè tutti sono riusciti a divertirsi. L’evento è stato molto importante anche per le famiglie. Luisa, partecipante alla serata e tra gli organizzatori dell'evento, afferma:

“All’inizio avevamo paura che un evento virtuale potesse non riscuotere lo stesso successo di un evento fisico, ma alla fine si è rivelato un momento di vera convivialità. Ci siamo divertiti e durante la tombola non è mancata la competizione tra di noi.Erano anni che non giocavamo insieme dato che le ragazze ormai sono grandi. Alla fine abbiamo liberato il bambino che è sempre dentro ognuno di noi. La risata, specie in questo periodo, è terapeutica!”

L’aver organizzato l’evento online non ha tolto gusto alla serata. Infatti i partecipanti, seppur lontani, hanno potuto interagire tutti fra di loro grazie alla chat della piattaforma di streaming. Non sono mancati scambi di battute e risate tra tutti i partecipanti. Il non aver rinunciato all’evento è stato importantissimo anche per i ristoratori che sono riusciti a farsi conoscere da nuovi clienti.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Cosa dovranno aspettarsi i ristoratori nel futuro

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Come abbiamo visto il mondo della ristorazione ha dovuto incassare un duro colpo durante la pandemia da Covid-19. Durante questo periodo però c’è chi è stato capace anche di vedere un’occasione di sviluppo e rinnovamento. Numerose sono le idee che i lavoratori del settore hanno impiegato per far fronte alla crisi e che non verranno abbandonate quando tutto tornerà alla sognata normalità. I clienti in futuro avranno più voglia di sperimentare e conoscere. In questo periodo nel cliente si è insidiata maggiormente la voglia di attenzione e ricercatezza. Nel futuro avranno più successo qui locali che non perderanno l’attenzione verso la sperimentazione e l’innovazione. Nella scelta delle pietanze e delle bevande, tra cui i vini, saranno privilegiati coloro che ti permetteranno di conoscere e farti risalire all’origine del piatto. La voglia che abbiamo di viaggiare è talmente tanta, che vorremo farlo anche mangiando e degustando vini che ci parlano di altre terre e storie.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]