Vino e digitalizzazione: la nuova frontiera del settore enogastronomico

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]VINO DIGITALIZZAZIONE VINOPHILA WINE EXPO - La trasformazione digitale è un fenomeno che sta coinvolgendo moltissime realtà. A doversi adeguare sono anche settori inimmaginabili, che forse mai avremmo pensato, o non nel modo in cui lo avremmo potuto fare. Il think tank di “Vision 20/30” ha evidenziato come la digitalizzazione sia uno dei driver di sviluppo del vino.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Vino e digitalizzazione, i modi per attuare questo connubio

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“Alla luce della forte accelerazione dei processi di trasformazione digitale anche  all’interno del comparto vitivinicolo, allo stato attuale risulta indispensabile “contaminare” le aziende del vino con competenze che vengono da altri settori. Nel concreto cosa si può fare?

Queste sono le parole che si leggono nel documento redatto alla fine di Vision 20/30, tenutosi il 15 dicembre presso l’Auditorium Verdi di Veronafiere.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Vinophila 3D Wine Expo - L' Expo per Vino, Birra e Bevande Alcoliche

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]C’è già chi ha accolta la proposta di realizzare un maggior numero di fiere virtuali. Si chiama Vinophila ed è il primo Expo virtuale dedicato al mondo del vino dell’agroalimentare: una piattaforma 3D immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera: visitare stand; incontrare produttori; richiedere materiale o campioni; ottenere l’accesso ad una degustazione; partecipare a seminari ed eventi; avviare trattative commerciali. Ma tutto questo sarà possibile farlo da remoto, tramite un Avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o dal luogo in cui ci troviamo in quel momento.

A lanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, cui partecipano diverse realtà del mondo del vino, guidata da Lorenzo Biscontin, manager e docente universitario, con una lunga esperienza internazionale dell’agroalimentare di eccellenza. Ad affiancarli in questo progetto c’è Advepa Communication e la sua esperienza decennale nel campo delle fiere e dalla tecnologia immersiva 3D.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]

Vinitaly Special Edition 2021, l’analisi dei segnali

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Vinitaly Special Edition 2021, l’analisi dei segnali

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]VINITALY 2021 - Gli eventi stanno tornando a respirare e ogni settore freme dalla voglia di reincontrarsi nei padiglioni dopo molto tempo. Nei giorni scorsi è successo questo per i vini italiani: ha avuto luogo Vinitaly Special Edition 2021 a Verona, dal 17 al 19 ottobre. Come spesso accade negli eventi ben elaborati, con diversi espositori e convegni, l’evento enologico ha dato dei segnali importanti sul presente e futuro del vino. Cerchiamo di capirli grazie all’opinione di un esperto del settore.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

La conferma del vino biologico e gli inizi della mixability

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Nel Vinitaly Special Edition erano presenti 400 cantine in 3 diversi padiglioni, un numero non troppo soddisfacente rispetto alle 3.000 cantine degli anni passati. Tuttavia queste sono bastate per capire quali tendenze avrà il vino italiano nei prossimi anni.

Prima di tutto nel Vinitaly si è confermata la voglia delle cantine di produrre un vino biologico: lo dimostra l’area interamente dedicata a essi. Dal prodotto di nicchia che poteva sembrare un tempo, adesso l’Italia è il paese con la maggior superficie di vigneti coltivati secondo gli standard bio.

Una piccola scintilla che potrebbe accendersi in futuro è quella della mixability: utilizzare il vino come ingrediente nei cocktails. Un’area per cocktails e long drinks in Vinitaly testimonia questa possibilità. In Italia e Spagna abbiamo già 2 drink in voga, lo spritz e la sangrìa, che potrebbero contribuire a creare la nuova moda.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Nel Vinitaly si sono sentite ripresa e desiderio di novità

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Sì, perché la voglia di recuperare il tempo perduto durante la pandemia ha coinvolto anche il vino, eccome. Nei lockdown le vendite non sono scese di troppo fortunatamente, questo grazie agli acquisti privati, ma questo non toglie la chiusura di bar e ristoranti. Adesso le attività hanno ripreso a un ottimo regime, ma come ha influenzato l’acquisto delle bottiglie?

A quanto pare, i privati in periodo di chiusure hanno preferito i vini più tradizionali ed è grazie a questi che le vendite non sono colate a picco. Invece, i buyers che si trovavano a Vinitaly hanno cercato la novità, qualcosa di diverso.

Sembra quasi che quell’ultimo anno di difficoltà sia associato ai prodotti del passato, mentre adesso possiamo vedere il desiderio di esplorare nuove alternative.

 

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Vino italiano ed Expo, 6,8% di vendite all’estero in più

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]VINO EXPO ESTERO - Quanto a enogastronomia, è inequivocabile: l’Italia ha moltissimo da offrire sia nella quantità che nella qualità. Peccato che anche in questo caso il Covid abbia lasciato il segno sul mercato del vino e tutti temevano che sarebbe rimasto per molto tempo. Invece, l’ultimo semestre ha dimostrato che la ripartenza c’è già: le prossime expo sono entusiaste di presentare dati eccezionali del primo semestre 2021. Ecco a voi i numeri con cui il vino è già ripartito questo anno.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Un ottimo segnale per gli Expo del vino

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]La raccolta dei dati riguardanti le vendite del vino all’estero è realizzata da Nomisma Wine Monitor, in occasione dell’Expo del vino Vinitaly di metà ottobre. Data la matrice business dell’evento, le statistiche pubblicate permettono di partecipare con maggior entusiasmo all’iniziativa.

Gli expo del vino rappresentano un’ottima occasione per i professionisti per conoscere nuovi clienti, ma anche per avere un dialogo con le altre aziende. Per naturale conseguenza, questi eventi si trasformano in un termometro per valutare la condizione del mercato.

E se la premessa degli expo consiste in dati di mercato che vanno ben oltre quanto sperato, possiamo aspettarci di trovare un ambiente davvero stimolante. Sembra l’occasione perfetta per i professionisti del settore: adesso basta soltanto aspettare che aprano le porte.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Federlogistica e Conftrasporto vogliono un tavolo permanente

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]L’ottimismo attuale nel settore del vino si basa su dati eccellenti sulle vendite all’estero del primo semestre 2021 rispetto al periodo pre-pandemia. La cifra che risalta maggiormente è la percentuale di crescita delle importazioni nei primi 12 paesi esteri per quantità di acquisti. C’è una crescita del 6,8% rispetto al 2019: è la testimonianza di una rapidissima ripresa.

Nello specifico, in Cina, Russia e Germania l’import di vino cresce rispettivamente del 36,8%, del 29,4% e del 9,3%. Solo le bollicine crescono dell’11%. Per quanto questi dati riguardino solo i primi 12 paesi per import di vino italiano, essi lanciano un segnale incredibile di una ripresa senza precedenti.

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Le Donne del Vino e il progetto #tunonseisola

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]DONNE DEL VINO #TUNONSEISOLA - La festa della donna è una celebrazione annuale, mentre alcune lotte per le donne continuano tutto l’anno, da anni. In molti sui social colgono l’occasione dell’8 marzo per ribadire questo concetto: sono ancora moltissimi i passi da fare per raggiungere un’uguaglianza vera e propria. Ma questo anno in particolare ha contribuito ad ampliare il distacco: la situazione lavorativa di molte donne è stata stravolta. Notando questo ennesimo svantaggio, l’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino” ha creato uno spazio di ascolto chiamato #tunonseisola.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

L’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]L’Associazione Le Donne del Vino è nata nel 1988 per ribadire l’importanza della donna nel settore vinicolo. Non solo, le socie fanno parte di ogni ambito compreso nella filiera enologica: abbiamo infatti imprenditrici che gestiscono cantine, agriturismi ecc.

L’Associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino in modo sostenibile. Infatti le Donne del Vino partecipano a fiere nazionali e internazionali sostenendo lo sviluppo sostenibile dei territori agricoli. Un’altra causa che le sta a cuore è la tutela dei vitigni storici e/o autoctoni.

Le Donne del Vino sono presenti e attive in tutta Italia grazie alla loro suddivisione in socie e Delegate regionali. Le socie organizzano così degli eventi locali coordinandosi con la loro Delegata regionale per ottimizzare il risultato. La loro Festa nazionale dell’Associazione si svolge ogni 8 marzo, questo per incentivare la loro attenzione sull’importanza del ruolo femminile per il vino.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

L’iniziativa delle Donne del Vino: #tunonseisola

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Le Donne del Vino non restano indifferenti nei confronti dei disagi dell’ultimo anno, creando così lo spazio di ascolto #tunonseisola . La situazione di crisi causata dalla pandemia ha svantaggiato maggiormente le donne in ambito lavorativo, è un dato di fatto. Ancora una volta il problema riguarda il genere, discriminando senza scrupolo le donne.

La via per risolvere questo problema dovrebbe coinvolgere ogni posizione immaginabile, dalle persone stesse alle imprese alle istituzioni. Anche ognuno nel proprio piccolo dovrebbe dare un contributo. Quello importantissimo delle Donne del Vino è di ascoltare le donne che si sentono in difficoltà e hanno bisogno di un supporto. Infatti #tunonseisola è uno spazio virtuale in cui chi vorrà potrà scrivere il proprio disagio e attendere una risposta dall’Associazione.

Le Donne del Vino vogliono aiutare il più possibile per questa causa che le sta particolarmente a cuore.

 

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