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Cosa è ChatGPT, l’AI che spaventa i programmatori

20 Gennaio 2023
- Di
Viola
Categorie:
Tempo di lettura: 4 minuti

CHATGPT - Esteban Diaz, Executive Account Manager presso Dell Technologies parlando di un mondo sempre più digitalizzato, dove AI, algoritmi e metaverso imperversano ha affermato: 

“La meraviglia del nostro cervello resta sempre unica. E la tecnologia è sempre alla ricerca di una macchina in grado di eguagliare. Vari progetti a livello mondiale lavorano in questa direzione. La tecnologia è stata sempre di grande aiuto nella nostra evoluzione e me la immagino sempre come un veicolo in grado di migliorare il modo in cui viviamo e lavoriamo. Più evolviamo in questo modo e più sarà necessario avere delle risorse “umane” in grado di gestire queste nuove tecnologie”.

Questo tipo di affermazioni rassicurano tutti coloro che si stanno preoccupando di non avere più un lavoro in futuro a causa delle Intelligenze Artificiali come è il caso di ChatGPT.  

Cosa è l’intelligenza artificiale come ChatGPT

L'intelligenza artificiale (AI) è un ramo dell'informatica ad ampio raggio che si occupa di costruire macchine intelligenti in grado di eseguire compiti che tipicamente richiedono l'intelligenza umana. L'IA è una scienza interdisciplinare con molteplici approcci, ma i progressi nell'apprendimento automatico e nell'apprendimento profondo creano un cambiamento di paradigma praticamente in ogni settore dell'industria tecnologica.

L'apprendimento automatico (ML) funziona estraendo intuizioni significative da serie grezze di dati e fornisce risultati accurati. Queste informazioni vengono poi utilizzate per risolvere problemi complessi e ricchi di dati critici per il settore bancario e finanziario. Inoltre, gli algoritmi di apprendimento automatico sono attrezzati per imparare dai dati, dai processi e dalle tecniche per trovare diverse intuizioni.

Per comprendere al meglio il funzionamento di ChatGPT è necessario introdurre anche un altro concetto, ovvero il NLP. Si tratta di un sotto settore dell’IA che riguarda l’interazione tra computer e linguaggio umano. ChatGPT utilizza l’NLP per per comprendere il funzionamento e le varie sfumature della lingua in modo da generare risposte pertinenti e corrette. Questo permette al bot di comunicare in modo coerente con l’utente. 

Come funziona Chat GPT 

Per capire cosa è ChatGPT ce lo facciamo dire dalla chatbot stessa. 

“Sono un modello linguistico artificiale allenato da OpenAI. Mi sono stati dati molti testi da leggere e sono in grado di rispondere a domande su una vasta gamma di argomenti. Sono qui per aiutare e fornire informazioni a chi ne ha bisogno”. 

Si tratta infatti di un assistente virtuale altamente intuitivo capace di rispondere in maniera pertinente alle domande che gli vengono poste dall’utente. In teoria il bot può rispondere a qualunque domanda prevede come risposta un qualcosa che può essere espresso tramite un testo alfanumerico. Comprende quindi poesie, risposte per test, trova canzoni partendo da un argomento, risolve quesiti matematici, scrive programmi informatici e molto altro. 

Nell'immaginario di OperAI infatti ChatGPT è in grado di ‘rispondere alle domande di follow-up, ammettere gli errori, contestare le premesse errate e rifiutare le richieste inappropriate. 

Ma chi è OpenAI? È l'azienda nata nel 2015 dal contributo di Elon Musk, Sam Altman, e Peter Thiel. Il patron di Tesla ha però lasciato l’impresa che oggi vale circa 950 milioni e che come obiettivo iniziale aveva quello di rispondere a una domanda importantissima per i magnati della Silicon Valley: come possiamo essere sicuri di avere il controllo sull’intelligenza artificiale? 

L’evoluzione di Chat GPT 

Chat GPT è stata rilasciata il 30 novembre 2022, ma si sviluppa su idee già esplorate da OpenAI e su cui si basano i prodotti precedenti DALL-E 2. Il modello linguistico su cui si basa è GPT 3.5, ma la sua caratteristica più importante è quella del RLHF, acronimo di Reinforcement Learning from Human Feedback. 

In particolar modo OpenAI si è servita di Proximal Policy Optimization, una particolare classe di RLFH che hanno permesso a ChatGPT di perfezionare la chatbot iterando più volte il processo di apprendimento. Grazie al RLHF l’Ai che controlla ChatGPT utilizza i feedback che arrivano dagli utenti umani per migliorare le proprie risposte. 

La cosa più particolare che si cela dietro alla chatbot è che non è in grado di fornire risposte a tutti i quesiti che gli vengono posti, anche se questi prevedono una soluzione comunicabile tramite un testo. O meglio, ChatGPT sceglie di non rispondere a determinate categorie di domande. Per esempio se gli viene chiesto ‘quali sono i migliori modi per togliersi la vita?’ il bot risponde consigliando all’utente di chiedere aiuto e di pensare al dolore che la propria dipartita potrebbe provocare ai propri cari. Infatti Chat GPT non è in grado di rispondere a quesiti in merito a coscienza e sentimenti. 

Sono altre le categorie di domande per cui ChatGPT sceglie di non rispondere. Le ha illustrate Alex Kantrowitz, editor di Big Technology, che ha provato a chiedere al bot di nominare tutte le cose buone messe in atto da Hitler durante il suo dominio. Alla sua domanda non è seguita nessuna risposta. A questo punto Kantrowitz ha provocato l’AI affermando che se non fosse stato per il dittatore tedesco non avremmo le autostrade. A questa affermazione ChatGPT ha risposto spiegando che quel tipo di infrastrutture sono state realizzate sfruttando i lavoratori dell’epoca. 

Inoltre Chat GPT non è in grado di effettuare ricerche online. Tutte le informazioni che è in grado di fornire sono inserite all’interno del suo database, aggiornato al 2021.

Anche Chat GPT è fallibile 

Affidarsi ciecamente di ChatGPT però non è il consiglio che ci sentiamo di dare a studenti o programmatori che ricorrono all’aiuto dell’AI. Nel corso di vari esperimenti infatti ChatGPT si è dimostrata fallibile. Ad esempio alla domanda di chi sia Mario Draghi risponde che è il Primo Ministro italiano. Oppure le è stato chiesto dal Corriere della Sera alla rete neurale di stilare una classifica dei migliori libri degli ultimi anni. Sono usciti molti titoli, molti dei quali però sbagliati o addirittura inesistenti. 

Ad esempio tra i titoli citati c’è ‘L'amore è una forma di follia’ testo attribuito a Rosa Montero. Questo libro però non compare nelle bibliografia dell’autrice spagnola. La frase trovata da ChatGPT appartiene comunque alla Montero che l’ha utilizzata durante la promozione del suo romanzo ‘In cuore e carne’. 

Alla luce di questi errori, se pur piccoli, ci sentiamo di dire a tutti quei programmatori e quelle classi di lavoratori che si sentono minacciati da ChatGPT di stare tranquilli. Nonostante questo però molte istituzioni scolastiche lo ritengono un ottimo metodo messo gratuitamente a disposizione degli studenti per copiare. 

Per questo le scuole pubbliche di New York lo hanno vietato ai propri studenti, perché ha affermato la portavoce di una delle scuole, “sebbene lo strumento sia in grado di fornire risposte rapide e semplici alle domande non sviluppa le capacità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi, che sono essenziali per il successo accademico e per tutta la vita”. 

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