Ivana Porcini e l’investimento in arte dei calciatori

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]IVANA PORCINI CALCIATORI ARTE - Man mano che ci muoviamo nel mondo degli investimenti, capiamo che ogni argomento si può connettere a questa realtà. Una cosa che invece accade raramente è che l’investimento colleghi due ambiti apparentementi diversi. Adesso parleremo proprio di questo: a quanto pare, l’arte e il calcio si sono incontrati anche per merito del valore delle opere. Scopriremo in che modo investire nell’arte abbia raggiunto i calciatori da ogni parte del mondo grazie al contributo dell’esperta d’arte Ivana Porcini.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Ivana Porcini ci spiega perché i calciatori investono in arte

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Alcuni calciatori investono nell’arte: possono essere molti i motivi che li spingono, ma Ivana Porcini ne ha trovato uno in particolare. Infatti può darsi che, dietro quel tipico estro e protagonismo dei professionisti, si nasconda una certa voglia di riscatto proprio riguardante l’opinione su di loro. Lo stereotipo che abbiamo dei calciatori è piuttosto negativo: pacchiani e spendaccioni, a volte perfino maleducati. Grazie all’arte, però, Ivana Porcini ritiene che i calciatori riescano a dare un’altra impressione di sé.

Vediamo alcuni personaggi famosi: l’ex centrale milanista Alessandro Costacurta, per esempio, è da tempo alla ricerca di opere appartenenti alla Transavanguardia oltre a Andy Warhol. Altrimenti abbiamo il CT Fabio Capello, con tele di Kandinsky, mondrian e Klee. Come quota estera vi parliamo invece di David Beckam: oltre alla sua carriera da calciatore e imprenditore, è riuscito addirittura ad appropriarsi di alcuni Banksy.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Un modo di investire e una passione

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il mondo del calcio offre ai suoi professionisti un’ingente somma di denaro che gli permette di investire i suoi soldi nella passione che preferiscono. Alcuni di loro, tuttavia, potrebbero lecitamente vedere maggiormente il lato economico dell’investimento. Come ha ipotizzato Oliver Camponovo, analista finanziario e investitore, i calciatori potrebbero aver visto il mondo dell’arte inizialmente come una diversificazione per i propri investimenti. Questo approccio fa capire che, per quanto l’arte possa nobilitare in qualche modo chi la segue, resta una grande fonte di guadagno per alcuni. Anche se alcuni nutrono davvero una passione che non ha niente a che fare con il denaro e gli interessi. L’arte può certamente fruttare una gran somma di denaro, ma prima di tutto bisogna essere in grado di apprezzarla a pieno. 

 

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Calcio, Serie A stravolta da un calendario troppo pieno: ed è polemica

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CALCIO – “Questo calcio non mi piace”. Lo dice senza giri di parole Giovanni Lombardi, ex presidente della Casertana e socio di diversi club in Campania. L’imprenditore, nell’affrontare l’argomento relativo alla ripresa del campionato dopo l’emergenza sanitaria per il coronavirus fa una disamina. Il tutto prendendo spunto da ciò che è un naturale calo di interesse anche per la serie A in questo anomalo luglio. E non solo per gli stadi vuoti, ma anche per i dati di ascolto delle partite. L’ex presidente della Casertana sottolinea: “Ovviamente con questo non dico che bisognava continuare a giocare. al contrario. Con il mondo fermo per la pandemia non era assolutamente consentito che il calcio potesse continuare. Speriamo che alla ripresa dei nuovi campionati ci sia la stessa attenzione attuale alle misure di prevenzione del Covid-19”.

Giovanni Lombardi sul calcio: “Campionato senza interesse”

“Giocare in queste condizioni ha davvero poco senso – spiega Lombardi – Tra l’altro, la Serie A non sta offrendo grandi spunti. Il campionato non ha nulla più da esprimere. La Juventus ha vinto lo scudetto ancora una volta, ma per l’organico che hanno a disposizione si sapeva che Lazio e Inter non potevano restare a lungo nella scia della squadra di Sarri“.

“Ovviamente si conferma l’Atalanta, ma quando c’è programmazione diventa quasi scontato fare bene. Non dimentichiamo che i ragazzi di Gasperini non hanno nulla da perdere ai quarti di finale contro il Psg. C’è però una notevole differenza dal punto di vista tecnico, ma con l’organizzazione tattica e l’agonismo l’Atalanta può impensierire i francesi. La Ligue 1 è ferma, il Psg non ha ritmo partita rispetto alla squadra di Gasperini. Anche questo è un altro fattore del quale tenere conto. Restando in Italia, come dicevo – prosegue Giovanni Lombardi – tutto è deciso. Le squadre che faranno compagnia alla Juventus nella prossima stagione in Champions League sono state già decise”.

“Inoltre, con i recenti successi del Genoa, anche la lotta salvezza è stata ben definita. Con la vittoria del Napoli in Coppa Italia pure l’Europa League conosce le sue prossime partecipanti. Insomma, si gioca per onorare gli impegni e rispettare un calendario che è stato compresso per arrivare fino alla fine della stagione. Giusto però inserire le 5 sostituzioni”.

Il momento particolare che sta vivendo il calcio

I fatturati delle società di calcio italiane, l'analisi di Giovanni Lombardi

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GIOVANNI LOMBARDI CALCIO FATTURATI - Il mondo del calcio è pronto a ricominciare sul campo. Dopo lo stop obbligato, dovuto alla pandemia di Coronavirus, infatti, il nostro Paese riparte il 12 e il 13 giugno con le semifinali di ritorno di Coppa Italia. Ma la crisi che il Covid-19 ha portato in un ambiente florido come quello del calcio non sarà comunque facilmente risolvibile, almeno non a stretto giro. Lo sa bene Giovanni Lombardi, che ha effettuato tempo fa un’analisi sulla situazione dei fatturati delle società di calcio italiane. Lombardi è stato presidente di squadre di calcio come la Casertana, società che rappresenta non solo la città di Caserta ma l’intera provincia della Terra di Lavoro. Poi la decisione di guardare dal di fuori il mondo del calcio e di dedicarsi ad importanti attività imprenditoriali. Ultima, quella sugli studi dell'utilizzo dell’eparina per combattere il Covid-19.

Il calcio e l'analisi dei fatturati di Giovanni Lombardi

La scorsa estate, infatti, Giovanni Lombardi ha analizzato i dati di Forbes sui ricavi dei club sportivi, sottolineando l'assenza delle società italiane di calcio. La Juventus, infatti, nella speciale graduatoria della rivista economica, era posizionata oltre il 50esimo posto e l'arrivo del Covid-19 di certo non ha aiutato le casse dei bianconeri alla scalata di quesa particolare classifica. Lombardi, la scorsa estate, ha voluto analizzare nello specifico anche la situazione del Napoli, collegandola alle dinamiche economiche del calcio italiano. Risultato? Una mancanza di stabilità per un intero settore, che vede solo alcuni club quotati in Borsa.

Lombardi e la Serie B

Giovanni Lombardi ha sempre guardato alla Serie B con entusiasmo. L'imprenditore, infatti, è stato più volte accostato alla Juve Stabia e ha mostrato un certo interesse anche per la Salernitana. Nel 2011, infatti, aveva come obiettivo quello di acquistare la società granata e riportarla verso il calcio che conta, occasione sfumata con l'arrivo nella società campana dell'attuale presidente, Claudio Lotito. Altro club vicino all'imprenditore Giovanni Lombardi, è stato il Benevento. Con la ripartenza del campionato il 20 giugno, infatti, la Serie B tornerà a far parlare sul campo, con i play off in partenza il 4 agosto e che termineranno il 20 dello stesso mese. Un'altra occasione per tornare a parlare di calcio, di risultati e di classifica. Con un occhio sempre attento e vigile, però, ai bilanci e ai conti delle società.

Marco Ginanneschi: Player Trading & Fair Play Finanziario

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Dott. Marco Ginanneschi: un’intervista esclusiva

Dott. Marco Ginanneschi, dottore commercialista e revisore contabile, esperto nella revisione dei bilanci e docente universitario alla Link Campus University, ha concesso alla redazione de Il Salotto del Calcio un'intervista esclusiva su due temi trend di questi ultimi tempi e come influiscono sul calcio di oggi: il Fair Play Finanziario e il Player Trading.

Player Trading

I numeri importanti nel mondo del calcio non sono più quelli che trovi sul tabellone. I numeri includono anchè il concetto di Play Trading, ovvero tutte le operazioni legate all'acquisto e alla cessione di calciatori, "che dal punto di vista economico producono plusvalenze e/o minusvalenze, ricavi e/o costi per prestiti oltre ad altri ricavi e oneri accessori".  I giocatori non sono solo responsabili di obiettivi spettacolari e di classificarsi numero uno nelle classifiche. Si tratta di trasformare i numeri in banca con un'intera serie di bilanci dettagliati:

I fatturati delle società calcistiche raggiungono numeri da produzione industriale con centinaia di milioni annui per i club più quotati. Questi vengono valutati secondo la quotazione del parco calciatori, la funzionalità delle strutture sportive, il logo che rappresenta la squadra della città, il bacino di potenziali tesserati, i ricavi dei diritti televisivi, delle sponsorizzazioni, del merchandising.

Marco Ginanneshi

Quindi, anche se il più recente "bomber" sta facendo notizia, le domande rimangono ancora, sta facendo aumentare anche i profitti?

Fair Play Finanziario

Da tempo si ritiene che alcune squadre abbiano il vantaggio quando si tratta di calciomercato. Quelle squadre che hanno le risorse sono in grado di catturare l'interesse dei giocatori fanno punti grado e spingono la squadra in prima linea nelle classifiche - tutto ciò significa più soldi per la squadra.

La grande differenza tra i club negli ultimi anni non è più sul valore sportivo, quanto sulla forza finanziaria necessaria a far fronte agli investimenti nel calcio mercato, nelle infrastrutture sportive, nel potenziamento del marketing.

Marco Ginanneshi, Ilsalttodelcalcio.it

Il Fair Play Finanziario è una delle risposte per mettere tutte le squadre di calcio sullo stesso livello.

Leggi l'articolo di Maro Ginanneschi per l'intero ...