Didattica a distanza e web: come abbiamo affrontato la crisi

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[vc_row][vc_column][dfd_single_image image="24271"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]DIDATTICA DISTANZA WEB CRISI  - La pandemia da Coronavirus ci ha costretti all’isolamento e alla lontananza. L’uomo però è un animale sociale incapace, nella maggioranza dei casi, di vivere solo. Sia nelle corsie degli ospedali che nelle case la prima cosa che si è cercato di sconfiggere è stata la distanza. In nostro soccorso è giunto il web con le sue infinite possibilità. Ivana Porcini, docente di arte, gallerista e curatrice del blog L’Escargot ci racconta la sua esperienza e pensiero su web e didattica a distanza.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Che cosa può darci la crisi

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Siamo tutti in crisi da un anno. Un’improvvisa e inimmaginabile realtà ci ha costretti a modificare la nostra vita, con non poca sofferenza. Ma la parola crisi etimologicamente viene dal greco κρίσις che vuol dire decisione. È questo è molto interessante perché ciclicamente le crisi, se si ha la forza di spingersi oltre le criticità, sono utili al cambiamento e a prendere decisioni che rinnovano.

Bisognerebbe imparare qualcosa di importante da questi eventi traumatici che ci insegnano a guardare le cose da altri punti di vista. Ci consegnano quel preciso istante in cui finalmente ci si rende conto di poter vivere in un altro modo, e rendono improvvisamente evidenti gli orpelli, le inutilità, le pochezze. La didattica a distanza e gli strumenti del web sono stati un grande strumetno di aiuto per affrontare la crisi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Le conseguenze di aver trasposto la nostra vita sul web

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Così, a mio avviso, tutto andrebbe ripensato, essendo giunti ad un bivio. La vita vera si è incrociata con la vita virtuale, l’una è entrata nell’altra e si fa fatica a non vivere intrecciati. Siamo tutti più poveri, oggi. E ci lamentiamo continuamente di vivere in un mondo parallelo, pieno di nozioni e di informazioni, che sembra altro dalle nostre vite. Senza incontri dal vivo, senza emozioni, senza contatto. Eppure dobbiamo ricordare che grazie al web siamo andati avanti senza fermarci. Abbiamo mangiato a casa i cibi preferiti che abbiamo scelto sul video, abbiamo trovato le maglie in tinta che cercavamo e comprato i libri al prezzo migliore.

Abbiamo parlato davanti a un computer per ore con gli amici, i genitori, gli alunni e siamo cambiati. E, che ci piaccia o no, sono sicura che indietro non si possa più tornare. Nessuna società umana sta mai ferma. Le cose cambiano e nella mente si affollano oggi tante domande: Siamo appena all’inizio? Siamo alla fine? Il mondo può cambiare in meglio? O andremo sempre più in basso?[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

I giovani, la didattica a distanza e il web

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Da docente, credo che sia arrivato il momento di ripartire dai giovani e ascoltare quello che hanno da dirci. Li ho visti perdersi in questi mesi, smarrire il senso e l’entusiasmo. Abbiamo fatto finta di crederci ma in realtà non ci credeva nessuno. La didattica a distanza e gli strumenti web,con cui ci siamo armati per sconfiggere la crisi, ci sono serviti per non perdere l’anno, per non dimenticare i nostri doveri, per provare a immaginare che fosse tutto normale senza feste di compleanno, senza uscite serali, senza cinema, senza viaggi. Stiamo ancora metà in remoto e metà in classe e stiamo facendo uno sforzo enorme. Con la dad il ritmo si perde in continuazione e questo, da un certo punto di vista, è un bene perché bisogna rimodulare il discorso costantemente.

Io parto dai contenuti, che diventano pretesti per far riflettere, non per immagazzinarli da qualche parte ma per renderli strumenti di esperienze e di conoscenze. Ma nonostante tutto la scuola manca ai ragazzi perché questi anni andrebbero vissuti tutti insieme, nelle aule a parlare di amore e nei bagni a piangere e a imprecare contro i docenti. Ci auguriamo che torni presto com’era con la certezza che la scuola andrebbe reinventata. Io ne ero già convinta da tempo e mi piacerebbe riuscirci come se fosse un passaggio spontaneo, mettendo la loro voce e il loro mondo al centro di tutto. Per un futuro più felice di questo.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Non solo dad e web ma anche l’arte per risollevarsi dalla crisi

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="15" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Da storica dell’arte mi piacerebbe immaginare questo rinnovamento attraverso l’arte, che per me è una compagna di vita indispensabile. Per qualche anno, un po’ di anni fa, ho insegnato Pedagogia dell’arte nelle facoltà di Scienze dell’educazione e della Formazione primaria all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. In sostanza, provavo ad avvicinare i futuri maestri all’arte, attraverso la cultura e la ricchezza dei diversi saperi. Non era solo un approccio condiviso all’arte, era piuttosto mostrare una strada diversa da percorrere alla scoperta della complessità del mondo, del tempo e della storia.

Per molto tempo sono stata convinta che nel mondo della scuola questo approccio al cambiamento non sarebbe stato possibile. Invece in questo periodo mi sono dovuta ricredere fortemente. Ho visto numerosi docenti mettersi in gioco e attivarsi positivamente per apprendere e trovare il miglior modo possibile di gestire la didattica a distanza. Spero che di tutta questa esperienza ci rimanga la voglia di cambiare e sperimentare che è importantissima e necessaria per lavorare nel modo giusto con i ragazzi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Giovanni Lombardi da Pisa al servizio dell’aerodinamica

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[vc_row][vc_column][dfd_single_image image="24185" tutorials=""][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]GIOVANNI LOMBARDI - Giovanni Lombardi, professore all’Università di Pisa presso il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale si occupa della ricerca sperimentale e numerica in ambito aerodinamico. I suoi studi sono stati applicati in numerosi campi con grandi successi. Dal suo operato raccolgono i frutti anche i suoi allievi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Giovanni Lombardi, studente e docente dell’Università di Pisa

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Giovanni Lombardi, originario di Ponsacco classe 1957, è attualmente un docente presso l’Università di Pisa. L’ateneo presso il quale insegna dal 1990 è lo stesso che lo ha visto laurearsi in Ingegneria aeronautica. Nel corso della sua carriera accademica è stato professore presso i Dipartimenti di Ingegneria Civile e Industriale e di Ingegneria dei Veicoli. Attualmente invece svolge la sua attività di ricerca e di insegnamento presso il Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale.

All’interno dell’Università di Pisa è anche direttore del master in “Yacht Engineering” e membro del consiglio di dottorato del dipartimento di cui fa parte. Tra i corsi da lui tenuti troviamo  Aerodinamica degli Aeromobili, Aerodinamica dei Veicoli e Fluidodinamica.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Collaborazioni anche con progetti fuori da Pisa

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Oltre ai corsi tenuti presso l’ateneo pisano ha tenuto e tiene lezioni anche in anche facoltà, tra cui i corsi di Aerodinamica Experis (Maranello) e Maserati-Alfa Romeo (Modena). Il suo operato infatti non si ferma solamente all’Università di Pisa, ma riguarda sia progetti esterni che collaborazioni tra unipi ed enti internazionali. Autore di oltre 120 pubblicazioni scientifiche e di 90 Report tecnici, è revisore pure per diverse riviste internazionali.

Giovanni Lombardi è il responsabile di una collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale di Pisa con il CSIR (Council for Scientifical and Industrial Research) di Pretoria (Repubblica Sudafricana), nell’ambito della quale sono state sviluppate differenti attività di ricerca. Per lo stesso dipartimento dell’Università di Pisa è anche responsabile della Convenzione con la FERRARI S.p.A. e con altre importanti associazioni ed eventi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Premi per i borsisti di Giovanni Lombardi

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Tra i borsisti del professor Giovanni Lombardi c’è Francesca Porcu, che si occupa di simulazioni CFD in ambito automotive. Francesca ha recentemente vinto il premio Marisa Bellisario, assegnato alle donne che si distinguono in diversi settori. La 27enne si è aggiudicata il premio grazie alle tesi di laurea dal titolo “Caratterizzazione dei campi di moto in un T-mixer con tecnica μ-PIV”.

Come Francesca ci sono molti altri studenti del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale, che sotto la guida di del professor Lombardi si sono distinti nel loro settore. Molti di questi sono stati contattati subito dopo la laurea da aziende internazionali per entrare a far parte dei loro team.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]Pisa eccellenza anche in campo di Aerodinamica 

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]L’apporto che il professor Giovanni Lombardi ha portato all’Università di Pisa è non indifferente. Le sue ricerche e i suoi studi, specialmente in campo di Aerodinamica hanno contribuito a rendere famosa l'Ateneo pisano in tutto il mondo. Ancora però ha tanto da dare, sia nel campo della ricerca che dell’insegnamento. Siamo certi che sentiremo sicuramente parlare di lui per molto tempo, e lui stesso continuerà a rendere note le sue ricerche con nuove pubblicazioni.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Imprenditrici internazionali: Catherine Riney con Our World Travel Logs

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[vc_row][vc_column][dfd_single_image image="24128"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Catherine Riney: Our World Travel Logs

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Viaggiare è da sempre il desiderio più grande di ognuno di noi. Nella nostra vita abbiamo fatto tantissimi viaggi, brevi e lunghi, vicini e lontani. Spesso ci ritroviamo a pensare a quanti ne abbiamo fatti e alle mete che abbiamo visitato. È bello ripensare ai nostri viaggi e ripercorrere le tappe che abbiamo fatto. Capita però che a volte ci perdiamo nei ricordi e i dettagli dei nostri viaggi diventano confusi. Ecco che qui entra in gioco Our World Travel Logs, progetto creativo e sostenibile ideato e realizzato da Catherine Riney.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Ma che cos’è di preciso questo progetto? Stiamo parlando di un libretto delle dimensioni di un passaporto dove poter annotare tutti i dettagli di viaggio. L’innovazione di questo libretto sta ne fatto che sia interamente realizzato con carta ottenuta in maniera sostenibile. A volte tentiamo di annotarci i dettagli dei nostri viaggi sullo smartphone ma il rischio che scompaia nella marea di file del nostro cellulare è alta. Il risultato è che non pensiamo più a riguardarlo. Con questo libretto cartaceo è possibile invece avere a portata di mano tutti i nostri viaggi e riguardarli ogni volta che vogliamo. Una sorta di diario di bordo per ricordarci quando e dove abbiamo viaggiato.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Com'è nato il progetto

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Catherine Riney ci racconta con due articoli il suo progetto. Nella prima parte in cui parla di Our World Travel Logs ci dice “Come madre di due bambine e appassionata viaggiatrice ho voluto catturare i ricordi dei nostri viaggi in modo divertente ed educativo. In qualità di persona impegnata nella sostenibilità del nostro mondo, volevo essere sicura di farlo in modo consapevole dal punto di vista ambientale.”[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il bisogno di creare questo progetto è nato una volta finito un libricino dove stava annotando i viaggi delle proprie figlie da quando erano nate. Facendo alcune ricerche si è poi accorta che questo tipo di registro di volo esisteva in commercio ma che lei non ne aveva mai avuto uno, nonostante avesse viaggiato fin da piccola.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il suo primo volo è stato infatti all’età di 2 anni, dagli Stati Uniti d’America all’Australia per andare a trovare la famiglia della madre originaria di Newcastle, nel New South Wales, Australia. Un viaggio epico durato 48 ore con 5 scali prima dell’arrivo. Con la sua famiglia, ha visitato moltissimi luoghi e in questo modo sia lei sia sua sorella hanno cominciato a voler conoscere il mondo sempre di più.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]

Ho molti ricordi felici di altri viaggi che abbiamo fatto per visitare la nostra famiglia australiana. È stato l’inizio per me e per mia sorella del fascino del mondo, sia a casa che lontano. Abbiamo viaggiato negli USA in tenda, camper e aereo. L’esplorazione è sempre stata per noi una seconda natura.

[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Ora Catherine Riney abita a Londra, insieme alle figlie e a al marito. La sua voglia di viaggiare è riuscita a trasmetterla ad entrambe le ragazze, che come lei hanno cominciato a viaggiare fin dalla tenera età. Anche loro proprio come la madre hanno deciso di registrare i propri viaggi.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Our World Travel Logs parte proprio da qui, una famiglia di appassionati di viaggi che vuole segnare tutte le tappe effettuate. Partito come qualcosa per uso personale, si è invece rivelato essere un progetto vincente da poter essere condiviso con il mondo intero.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Com'è stato sviluppato

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_single_image image="24133" tutorials=""][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Our World Travel Logs è stato ideato per essere qualcosa da portarsi facilmente con sé. Catherine Riney ha volutamente optato per qualcosa di cartaceo e non elettronico, perché il suo primo amore sono stati proprio i libri. Volendo fare un progetto fisico ha dovuto fare molte ricerche, imparare ad usare software per la progettazione e soprattutto trovare modi di stampare sostenibili. Il lavoro non è stato quindi semplice e ha richiesto molto tempo.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Con questo libretto l’idea di Catherine Riney è quella di portarti in viaggio mentre sfogli le pagine. Un tuffo nei ricordi dei tuoi viaggi a partire da chi sei, quanto hai volato e quali paesi hai visto. è presente anche una colonna segreta dove puoi registrare le persone che erano con te nel viaggio e anche altre annotazioni. L’altro obiettivo di questo progetto era quello di essere interamente sostenibile e per questo la sua ideatrice ha cercato un modo per stamparlo in maniera sostenibile. Ciò è stato possibile tramite l’utilizzo della carta del Forestry Stewardship Council (FSC) che viene raccolta in modo sostenibile.[/vc_column_text][vc_column_text]

I miei prodotti e le mie confezioni sono tutte create con carta realizzata in modo sostenibile.

[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per la sua creatrice Our World Travel Logs è una nuova avventura. La sua carriera professionale è infatti sempre stata in un ambito completamente diverso, quello del mondo dei gli affari. é una contabile o consulente per il cambiamento aziendale che ha a che fare con organizzazioni di ogni tipo, in Australia e Regno Unito. Insomma questa è stata una svolta decisiva che le ha permesso di dare vita alla sua creatività.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Nella seconda parte del suo articolo ci racconta poi di come sia riuscita a vincere un concorso che l’ha aiutata nella creazione del suo progetto.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Qui il link per leggere gli articolo integrali di Catherine Riney: Our World Travel Logs e Our World Travel Logs - Parte seconda[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="30" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row]

Parla Giovanni Lombardi: Mercati in Fermento

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Mercati in fermento, materie prime che vivono una fase di rally e altre che, dopo il lockdown, fanno fatica a imporsi nella crescita sui mercati. Abbiamo chiesto all’imprenditore Giovanni Lombardi un parere sul momento che sta vivendo l’economia.

Giovanni Lombardi spiega

il perché dell’oro alle stelle

Livelli così elevati nella crescita dell’oro non si vivono dal 1979. Ben 41 anni fa c’era stato un incremento così importante. Si è ripetuto in questo 2020 atipico in tutto il mondo. Un anno nel quale il Coronavirus ha avuto una notevole influenza sui mercati, tracciando anche dei solchi profondi nei comportamenti degli investitori medi.

E’ naturale che sta cambiando anche il modo di investire nelle persone.

L’imprenditore Giovanni Lombardi spiega: “E’ naturale che sta cambiando anche il modo di investire nelle persone. La crescita esponenziale dell’oro, arrivato ad un incredibile +32% nel 2020, dimostra come le persone, in particolar modo gli investitori, siano in una fase in cui non amino i rischi. Ovviamente, gran parte delle scelte deriva dallo stato psicologico nel quale ci siamo tutti quanti ritrovati durante la pandemia che ci ha colpito. Il coronavirus ha inciso sia nelle piccole cose quotidiane che nei grandi progetti”.

L’alternativa all’oro

L’argento sta vivendo una fase di rally nelle quotazioni quasi simile all’oro. E’ analoga. “E’ un metallo di valore inferiore sul quale i consumatori ripiegano e questo ne aumenta considerevolmente il prezzo di mercato. Va anche considerando che l'argento vive inevitabilmente una crescita per la ripresa del mercato manifatturiero, nel quale è molto utilizzato. La richiesta del metallo grigio, dopo la pandemia, è decisamente aumentata”.

L’incidenza dello smart working

Al di là dei mercati, cambia l'economia e il modo di approcciarsi ad essa da parte in ogni singolo individuo. Nelle aziende resiste lo smart working. Anche Lombardi ne ha parlato, dopo averlo attuato per i suoi dipendenti: “Credo sia un dato di fatto inconfutabile. Con meno persone che si spostano nel tragitto casa-lavoro è inevitabile che ci sia stata una riduzione di emissioni nell'ambiente. Penso a quanto siano congestionate le tangenziali delle grandi città. Credo, però, che il problema non sia tanto il non consentire alle persone di spostarsi, ma quello di spostarsi in maniera quanto più ecologica possibile. Le città, purtroppo, hanno dimostrato di non essere attrezzate per chi vuole usare la bicicletta che rappresenta il mezzo più ecologico che esiste”.

Giovanni Lombardi & Smart Working :: La Costa Group

Alternative per andare a lavoro ed essere green

Smart working o lavoro in ufficio? Giovanni Lombardi interviene sul punto in questione: “Per chi è costretto a spostarsi si può fare tanto. Ad esempio, l'industria delle auto sta spostando parte degli investimenti, già da anni, sulle vetture elettriche. E’ una di quelle evoluzioni storiche che porterà un cambiamento radicale. Ma va associato da incentivi. Cambiare una flotta aziendale, ma anche sostituire l'auto di famiglia per scegliere un modello elettrico, deve dare delle garanzie. Innanzitutto di affidabilità per le autovetture e per tutto quello di cui si necessita per la loro gestione, come le colonnine per la ricarica che non devono essere più introvabili”.

Lombardi: Accise diesel, tema caldo

In questi giorni è in corso un sondaggio per l’aumento delle accise sul diesel. Per Giovanni Lombardi potrebbe avere una notevole incidenza. “Speriamo che la misura almeno al momento non venga attuata. Significherebbe incidere tanto sui consumi delle imprese e delle famiglie che utilizzano vetture e soprattutto autoarticolati a diesel. Le accise aumenterebbero i costi dei trasporti e il rischio è che questi si riversino sempre sui consumatori finali”.

L'imprenditore Giovanni Lombardi finanzia la ricerca per il Coronavirus

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IMPRENDITORE GIOVANNI LOMBARDI - Dal calcio alla ricerca per combattere la pandemia del Coronavirus. Questo il percorso di Giovanni Lombardi, imprenditore da anni protagonista del mondo dello sport campano e vicino all'acquisto dell'Avellino. Oggi, però, l'emergenza del Covid-19 ha portato Lombardi a finanziare una start-up di ricerca contro il Coronavirus, che dovrebbe coinvolgere anche i Dipartimenti di Nefrologia dell’Università di Napoli e di Wuhan. L'obiettivo è quello di focalizzare le ricerche sull’eparina sodica.

L'imprenditore Giovanni Lombardi finanzia la ricerca contro il Coronavirus

L’eparina è, infatti, un anti-trombotico utilizzato nel trattamento del Covid-19 ed uno dei farmaci sui quali si sta indirizzando la ricerca nell'ultimo periodo. Inizialmente lo studio sull'utilizzo dell'eparina nei casi affetti da Coronavirus non era stato preso in considerazione, ma dopo una prima analisi dei casi della pandemia in Italia, la rotta è decisamente cambiata. L'obiettivo della ricerca, finanziata da Giovanni Lombardi, è quello di capire come l'eparina può agire nella prevenzione della trombosi venosa all'interno dei polmoni. Questo processo, infatti, porterebbe il paziente alla morte, non essendo sufficiente a quel punto la ventilazione.

L’impegno di Giovanni Lombardi

L'impegno di Giovanni Lombardi è dunque ora focalizzato sulla lotta alla pandemia del Coronavirus. L'imprenditore campano, da sempre appassionato di calcio, ha deciso di sostenere l’idea del gruppo di ricerca della Università di Napoli, finanziando una start-up che sta analizzando l'uso dell'eparina nella lotta al Covid-19. Gli studi sull’eparina, dunque, partono dall'uso che già si fa del farmaco nel settore della emodialisi. Gli studiosi stanno approfondendo la tematica, prendendo ad esame casi su un’ampia scala a partire dai contagi di Wuhan, in Cina. Una tesi che ovviamente va nella direzione opposta a quella della cosiddetta immunità di gregge ovvero quella che la maggioranza degli anticorpi sviluppati dalla maggioranza delle persone. Soluzione che l’Oms vede ancora lontana, invitando i Paesi a continuare nella ricerca spasmodica di un vaccino.

Ricerca e sociale: il contributo dell'imprenditore campano

Giovanni Lombardi ha deciso di non rilasciare dichiarazioni su quanto fatto fino ad ora e sul suo contributo alla ricerca. Non solo. Anche nel sociale, l'imprenditore campano ha voluto sostenere alcune associazioni. Il mondo dell'imprenditoria, dunque, è sceso in campo per dare una mano al Paese, in un momento di profonda crisi economica, visto lo stop imposto dal Governo italiano fino al 17 maggio 2020.

La pandemia non è stata ancora debellata, anche se i numeri parlano di un lento miglioramento. Ma la scienza, coadiuvata dalla ricerca, non ha ancora trovato un vaccino per mettere la parola fine all'emergenza mondiale. L’impegno sociale ed economico messo in campo anche da imprenditori come Giovanni Lombardi e da gruppi di aziende, però, è risultato senza dubbio importantissimo per il futuro del Paese. La missione è comune: contribuire alla sconfitta definitiva del Coronavirus.

L'imprenditore Giovanni Lombardi e la lotta al Coronavirus

Fare impresa ai tempi del Coronavirus

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CORONAVIRUS - La pandemia del Coronavirus ha cambiato il modo di pensare e di agire del mondo intero. È bastato un attimo e le vite di ogni essere umano sono state stravolte, dovendosi adattare a nuove direttive, a diversi stili di vita. In tutto questo, anche le aziende hanno subìto notevoli cambiamenti. Il lock-down imposto dal Governo in Italia, almeno, ha portato molte imprese ad adottare dei cambiamenti e ad indirizzarsi verso nuovi orizzonti. Soprattutto tecnologici e virtuali.

Fare impresa ai tempi del Coronavirus

Ad aver intuito il momento di emergenza, ancor prima delle istituzioni, è stata Francesca Masiero, presidente e amministratore delegato della Pba. Se vi state chiedendo di chi si tratta, vi basterà sapere che la sua azienda ha fornito all'Empire State Building di New York il maniglione dell'ingresso. Un'impresa del Nord Italia, a Tezze sul Brenta, che lo scorso anno ha fatturato 18 milioni di euro commercializzando serramenti, maniglie, maniglioni con serratura, corrimano per grandi edifici, accessori per attrezzare i bagni di ospedali e di residenze assistenziali ed ausili per eliminare le barriere architettoniche. A metà febbraio, quindi prima del primo positivo al Coronavirus in Italia, Francesca Masiero ha deciso di acquistare per i suoi dipendenti delle mascherine FFP3, spaventata da quanto stava accandendo in Cina

L'intuizione di un'imprenditrice che ha "anticipato" il Coronavirus

"Li ho terrorizzati. Gli ho detto scordatevi che qualsiasi cosa sia successo in Cina non possa capitare anche qui",  le sue parole durante l'intervista a "Otto e mezzo", trasmissione di Lilli Gruber . "Navigavamo a vista, pensavo che fosse meglio esagerare con le precauzioni contro questo nemico sconosciuto. E devo dire che sono stati felicissimi. Non abbiamo avuto fino adesso casi di Covid 19. Tamponi? Non me li hanno dati. Figuriamoci, non li fanno neppure al personale medico. L'emergenza poteva essere intercettata. Occorre fare un passo indietro sulla realtà per capire ciò che sta succedendo, e soprattutto un imprenditore deve lavorare ex ante, non ex post. Dopo la chiusura di Wuhan in Cina, alcuni nostri importanti clienti americani, aziende che fatturano 30, 40 miliardi di dollari, mi hanno chiamato per dirmi se saremmo stati in grado di subentrare ai cinesi per diventare loro fornitori. Chiedevano di pagare 10 quello che fino ad allora avevano pagato uno, perché noi costiamo moltissimo. Mi sono subito insospettita, ho pensato: c'è qualcosa che non funziona. Ho chiamato qualche amico ma non avevano il sentore del pericolo".

Lo "choc morale" della pandemia

"L'inaudito è anche ineffabile: come fai a spiegare quello che non hai ancora capito? Due mesi fa parlavamo delle liti tra Renzi e Salvini, della prescrizione, argomenti per cui era possibile che cadesse il governo. Ora siamo al diluvio universale. Per la verità c'erano anche prima i presupposti: una società che accetta la strage in mare di tanti poveri cristi, forse non ha più titolo per andare avanti. Ci voleva uno choc morale", conclude la Masiero.

L'inizio di una nuova era, più tecnologica e virtuale

Uno choc morale, sì, ma anche tecnologico. Questa pandemia porterà l'economia mondiale verso una nuova fase e trascinerà con sè le aziende che, per non essere risucchiate dal vortice, dovranno adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori. Nuove tecnologie, dunque, che si affideranno di certo alla realtà virtuale, al 3D, alla creazione di location e stand nei quali poter vivere quello che prima si poteva fare di persona, dal vivo. Imprenditori ed imprenditrici sono avvisati: l'adattamento è sinonimo di sopravvivenza ai tempi del Coronavirus.

Coronavirus e fare impresa

Marco Ginanneschi: Player Trading & Fair Play Finanziario

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Dott. Marco Ginanneschi: un’intervista esclusiva

Dott. Marco Ginanneschi, dottore commercialista e revisore contabile, esperto nella revisione dei bilanci e docente universitario alla Link Campus University, ha concesso alla redazione de Il Salotto del Calcio un'intervista esclusiva su due temi trend di questi ultimi tempi e come influiscono sul calcio di oggi: il Fair Play Finanziario e il Player Trading.

Player Trading

I numeri importanti nel mondo del calcio non sono più quelli che trovi sul tabellone. I numeri includono anchè il concetto di Play Trading, ovvero tutte le operazioni legate all'acquisto e alla cessione di calciatori, "che dal punto di vista economico producono plusvalenze e/o minusvalenze, ricavi e/o costi per prestiti oltre ad altri ricavi e oneri accessori".  I giocatori non sono solo responsabili di obiettivi spettacolari e di classificarsi numero uno nelle classifiche. Si tratta di trasformare i numeri in banca con un'intera serie di bilanci dettagliati:

I fatturati delle società calcistiche raggiungono numeri da produzione industriale con centinaia di milioni annui per i club più quotati. Questi vengono valutati secondo la quotazione del parco calciatori, la funzionalità delle strutture sportive, il logo che rappresenta la squadra della città, il bacino di potenziali tesserati, i ricavi dei diritti televisivi, delle sponsorizzazioni, del merchandising.

Marco Ginanneshi

Quindi, anche se il più recente "bomber" sta facendo notizia, le domande rimangono ancora, sta facendo aumentare anche i profitti?

Fair Play Finanziario

Da tempo si ritiene che alcune squadre abbiano il vantaggio quando si tratta di calciomercato. Quelle squadre che hanno le risorse sono in grado di catturare l'interesse dei giocatori fanno punti grado e spingono la squadra in prima linea nelle classifiche - tutto ciò significa più soldi per la squadra.

La grande differenza tra i club negli ultimi anni non è più sul valore sportivo, quanto sulla forza finanziaria necessaria a far fronte agli investimenti nel calcio mercato, nelle infrastrutture sportive, nel potenziamento del marketing.

Marco Ginanneshi, Ilsalttodelcalcio.it

Il Fair Play Finanziario è una delle risposte per mettere tutte le squadre di calcio sullo stesso livello.

Leggi l'articolo di Maro Ginanneschi per l'intero ...

Il trionfo della birra biologica di Claudio e Isabella

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I prodotti biologici, sono frutto dell’esclusione di prodotti chimici di sintesi che alterano profondamente l’ambiente ed influiscono negativamente sulla salubrità delle produzioni ottenute. Ciò significa che si possono utilizzare solo prodotti ricavati direttamente in natura per fertilizzare le colture, proteggerle, alimentare gli animali e curarli da eventuali malattie. Oltre a questo significa anche rispettare al massimo e per quanto possibile le esigenze delle singole colture o degli animali allevati.

Dunque scegliere di comprare bio ad oggi significa adottare un vero e proprio stile di vita.

Anche la birra, ad oggi, può essere bio! 

Ecco a voi la storia di Claudio D’Agnolo ed Isabella Riva!

Dopo mesi e mesi di ricerca, intorno a Rapolano Terme, i due imprenditori hanno trovato il luogo giusto nel quale coltivare e produrre la birra artigianale 100% bio. 

“C’era quel sogno nato dalla passione per la Toscana che batteva in testa e via via andava assumendo contorni sempre più definiti, realistici: cambiare tutto e acquistare un’azienda agricola. Un anno e mezzo dentro la terra di Toscana a cercare, ma alla fine è stato il luogo a trovare loro.

Il 1991 è l’anno della nuova vita, il 1997 quello della certificazione bio dell’azienda e il 2013 il battesimo del Birrificio agricolo e biologico, l’orgoglio di Claudio appassionato di birra prima come degustatore, poi come “artigiano” di un progetto pensato lungo l’autostrada che collega Monaco a Norimberga (città della più prestigiosa fiera Bio al mondo), osservando le distese di luppoleti”.

Il loro slogan è proprio “si beve quel che si semina”: poche e semplici parole che racchiudono al loro interno tutta la qualità della loro birra.

Claudio e Isabella si reputano assolutamente soddisfatti del proprio operato, dal momento in cui all’interno del loro piccolo angolo di paradiso (che ormai è diventato una fortezza) avvengono tutte le fasi: dalla semina alla coltivazione delle materie prime, alla confezione della birra.

Molte tra le birre prodotte sono state premiate, scopri di più!

Leggi qui… 

 

Il Salotto del Calcio - un investimento

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Calabrò: Calcio è un investimento

Quando le grandi aziende investono, cercano qualcosa di sicuro che generi business, in alcuni casi è importante anche una forte visibilità.
Cosa potrebbe esserci di meglio del calcio italiano per rendere noto un brand/azienda? Investitori con radici profonde nello sviluppo immobiliare, minerali grezzi, materie prime strategiche e nichel o anche che usano la ricerca e lo sviluppo di servizi d'ingegneria o viaggi e turismo.
Basta guardare esempi come Giovanni Calabrò presidente e CEO di Calfin International, che era sul mercato per acquisire una squadra di Serie A, Gianluca Vialli era indirizzato verso la Sampdoria e poi Rocco Comisso che ha acquisito la Fiorentina.

Non sorprende quindi che le aziende che investono nella tecnologia digitale, come Advepa Communication, si siano unite per creare una rete per diffondere ultime notizie per le squadre di serie A, serie B, calcio giovanile e calcio femminile.

Riunendo giornalisti sia giovani che maturi, da famosi ad appassionati - “Il Salotto del Calcio” ha creato una nuova e affidabile fonte per le ultimissime notizie riguardanti il mondo del calcio italiano.

Le Ultime Notizie

Riunendo squadre importanti e di alto livello sotto il proprio network, il Salotto del Calcio non solo riporta le ultime notizie di Juventus, Fiorentina, Lazio, Roma, Milano e Inter - ma include anche le ultime notizie per tutte le squadre di Serie A con foto, interviste, aggiornamenti sulle partite, i giocatori, calciomercato e molto altro ancora.

Il network sta collaborando con i migliori giornalisti professionisti e non, per fornire informazioni aggiornate, punti di vista diversi e commenti di esperti sui team più famosi d'Italia.

Segui Alessandro De Felice, Alessio Cherubini e Andrea Gussoni mentre raccontano l'AC Milan sul sito web dedicato Rossonerisiamonoi.it o Emanuele Catone e Marco Barbaliscia su Nerazzurrisiamonoi.it .

Insieme a giornalisti all'avanguardia, trasmissioni radiofoniche, gaming e live streaming con commenti di esperti, il Salotto del Calcio ha in programma di rivoluzionare il modo in cui l'Italia, e coloro che nel mondo seguono loro squadra preferita via internet, vivono il calcio.

Le sorprese saranno annunciate nel prossimo anno 2020.

L’evento più prestigioso a Cannes

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The Generous People Gala, è l’evento più prestigioso al Festival di Cannes. È definito non a caso “prestigioso” in quanto ciascun partecipante alla festa dona una cospicua somma di denaro in beneficenza. E il ricavato? A chi sarà destinato? La somma raccolta sarà destinata all’associazione “The Heart Fund” il cui obiettivo è quello di ridurre la morte infantile causata dai problemi al cuore. The Heart Fund, investe in tecnologie innovative come ospedali mobili rivoluzionari dotati di attrezzature mediche ad alta tecnologia per fornire assistenza anche nelle zone più nascoste della Terra. Il galà, ha dunque lo scopo di sensibilizzare le celebrità, come Giovanni CalabròGary Dourdan, e di farle unire contro un’entità malvagia che, grazie alle donazioni effettuate, può essere sconfitta. L’unione fa la forza...e tu, sei pronto a combattere insieme a noi?

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Giovanni Calabrò & The Generous People Gala